Un 37enne di Terni – D.P. le sue iniziali, operaio e con precedenti di polizia – è stato arrestato in flagrante per detenzione di droga a fini di spaccio da personale della IV sezione antidroga della squadra Mobile di Terni. L’uomo è stato fermato e controllato dagli investigatori nella giornata di mercoledì nella zona di vocabolo Sabbione.
Tutto è partito da una segnalazione giunta sull’app YouPol della polizia di Stato, che riferiva di un’attività di spaccio condotta dal soggetto. Mercoledì pomeriggio, concluso il turno di lavoro in un’azienda di Sabbione, il 37enne – monitorato dalla polizia – è salito a bordo della propria auto e si è diretto verso un parcheggio. Lì ha incontrato un’altra persona a cui ha consegnato due involucri di droga, ricevendo in cambio il denaro.
A quel punto la squadra Mobile ternana, coordinata dal vice questore aggiunto Marco Colurci, è entrata in azione: ha fermato entrambi, sequestrato gli involucri – contenenti cocaina – e perquisito il 37enne. Che a casa aveva altre dosi della stessa droga per un totale di circa 85 grammi, un bilancino e ben 9 mila euro in contanti. L’acquirente, 43enne e anche lui ternano, è stato segnalato in prefettura come assuntore di stupefacenti.
L’arresto per lo spacciatore è scattato in flagrante ed è stato poi convalidato dal tribunale di Terni – giudice Francesca Scribano -, come richiesto dal pm di turno, Elena Neri. L’operaio si è visto applicare la misura degli arresti domiciliari: a difenderlo c’è l’avvocato Leonardo Capri del Foro di Terni.
Con l’occasione la questura di Terni ricorda che l’applicazione YouPol, per smartphone, tablet e computer, «è nata nel 2017 come strumento pratico e immediato di comunicazione fra i cittadini e la polizia di Stato per prevenire e contrastare il bullismo e lo spaccio di sostanze stupefacenti. L’app, a cui si accede con registrazione utente o in forma anonima, consente l’invio di messaggi e immagini direttamente alle centrali operative delle questure. Non sostituisce il numero di emergenza 112 – conclude la nota – ma rappresenta una modalità alternativa di contatto rapido con la polizia di Stato».