di F.L.
Il tour quotidiano inizia sempre da largo Villa Glori, per il primo rifornimento d’acqua, continua per il centro, tocca viale della Stazione, via Mazzini, corso Vecchio, fino a piazza Solferino. E poi il duomo, piazza San Francesco, corso del Popolo. Anche 100 litri d’acqua al giorno per annaffiare, alternandole, 118 tra fioriere, aiuole, singole piante. Un record stabilito da Sessy Belli, diventata a Terni una vera e propria istituzione tra i cittadini che, per amore della propria città, hanno deciso di rimboccarsi le maniche e fare da sé di fronte al degrado.
La storia Berlinese di nascita, 78 anni splendidamente portati, arrivata nel 1962 in Italia per seguire il marito ternano, Sessy ha iniziato a prendersi cura dei piccoli spazi verdi pubblici – ma anche alcuni privati con poco pollice verde oggi si affidano, gratuitamente, a lei – un anno e mezzo fa, aumentando di giorno in giorno, settimana in settimana, mese in mese, il numero delle fioriere da accudire.
Grande impegno «Ho iniziato con quelle nei pressi del supermercato in cui vado a fare spesa», spiega lei stessa. «Poi un giorno una signora, dipendente dell’Asm, mi ha proposto di prendermi cura anche degli ulivi nei pressi di San Francesco, ormai secchi – oggi in perfetta salute; ndr -. Da lì non mi sono più fermata, ho aumentato sempre di più, ora questo ‘lavoro’ mi tiene impegnata anche 5 ore al giorno, in estate anche di più». Ormai da tempo anche in Comune conoscono, e incoraggiano, la sua attività.
La cantina ambulante L’auto di Sessy , con tanto di nome sullo sportello del passeggero, per non passare inosservata, sembra la rimessa di un giardiniere, tra taniche, rastrelli, guanti, tronchesi. È attrezzatissima perché non annaffia soltanto, ma – instancabilmente – estirpa radici, erba e fiori secchi e ne pianta di nuovi per rendere verdi anche le fioriere più scarne. «La terra lo scorso anno l’ho comprata tutta a spese mie – continua – qualcuno invece ogni tanto mi dona dell’agave. Molti cittadini hanno molto apprezzato il mio impegno, c’è collaborazione».
Maleducazione senza fine Certo, l’inciviltà non manca. «All’inizio nelle fioriere trovavo di tutto: bottiglie, siringhe usate, sporcizia di ogni tipo. Chi getta queste cose dimostra di non avere amore neanche per sé stesso. Mi dà molto fastidio quando sento qualcuno dire ‘ci deve pensare il Comune a curarle’, non prendiamocela sempre con gli altri, questo non ci autorizza a sporcare. Mi hanno anche detto che do fastidio agli spacciatori, che soprattutto nella zona di piazza Solferino utilizzano le fioriere per nascondere la droga. Ma devo ammettere che nelle ultime settimane le cose sono migliorate, forse anche il mio lavoro ha aiutato, trovo meno sporcizia in giro».
Il prossimo progetto La mente e le mani di Sessy sono sempre in movimento e così ora ha già in testa il prossimo obiettivo: far rifiorire i vasconi di viale della Stazione «perché – spiega ancora – chi arriva con il treno a Terni passa di lì e deve trovarla in ordine». Anche per questo l’appello di Sessy è rivolto a tutti i cittadini: «Se avete un po’ di verde, cespugli, agave o fiori da donarmi, fatelo pure. Ci penserò io, come sempre, a piantarli e curarli».