Terni Film Festival 2022: «Bene gli eventi speciali. Male le proiezioni serali»

Il bilancio dell’edizione appena terminata è l’occasione per annunciare gli eventi organizzati a Natale dall’Istess

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«È stato un Festival della maggiore età, fatto sia di criticità sia di novità. In primis l’attenzione sul delicatissimo tema della violenza contro le donne, che ha anticipato la giornata dedicata a esso il 25 novembre». Così il direttore dell’Istess Arnaldo Casali ha aperto la conferenza stampa che si è tenuta al Cenacolo San Marco per fare il resoconto della 18esima edizione del Terni Film Festival da poco terminata. All’incontro sono intervenuti anche Francesco Venturini, presidente dell’associazione San Martino (che ormai da 5 anni collabora con il festival), e il presidente della commissione lavoro, pace, giustizia e problemi sociali della Diocesi di Terni Ermanno Ventura.

Il festival

«È stato simbolico cominciare questa edizione del festival da piazza Duomo», ha detto Venturini. «Stiamo aspettando dalla Soprintendenza l’autorizzazione a installare in modo permanente la panchina rossa che è stata protagonista nelle giornate del festival. L’idea della violenza di genere è stata vincente perché se n’è trattato anche in una mattinata dedicata alle scuole, nella quale gli studenti hanno interagito in modo molto positivo». Per Ventura «il fil rouge che ha unito i vari eventi è stato quello della pace. Partendo dall’esortazione di papa Francesco contro la feroce guerra che si sta combattendo in Ucraina, è stata una chiamata per tutti gli uomini di buona volontà a operare per una pace intesa non come assenza di conflitto e di violenza, ma come progetto continuativo in cui ognuno di noi deve spendersi». Ventura ha poi sottolineato «l’egregio lavoro svolto dal nuovo direttore artistico Moni Ovadia: ha dato una dimensione ancora più internazionale e inclusiva al festival. Ci hanno stupito soprattutto la grande professionalità e la grande umanità del primo direttore non cristiano di questa manifestazione, simbolo di una importante apertura». Casali ha poi riflettuto sui «top e flop dell’edizione numero 18. Il festival continua a crescere, molto partecipati sono stati lo stesso focus Ucraina, il tributo degli Autodafé a Franco Battiato, che ha riempito il teatro Secci, e il documentario firmato dallo stesso Battiato sul tema della morte. Si è registrata invece una flessione di pubblico sugli spettacoli serali, che hanno portato in sala una media di 50 spettatori. Ma a Roma mi sono trovato ad anteprime di film presentate dal regista di fronte a 20 spettatori. Quindi, purtroppo, è un problema diffuso: il cinema dopo la pandemia non si è ripreso. Le piattaforme lo stanno uccidendo. Faccio dunque un appello: il cinema va visto al cinema, la sala e la visione condivisa con altre persone non può essere sostituita dalla solitudine del divano».

Il Natale

La conferenza è stata anche l’occasione di annunciare i vari eventi organizzati per Natale dall’Istess e non solo. «Per la prima volta dopo tanti anni al Cenacolo non ci saranno i presepi – ha detto Casali – in compenso il luogo, a partire da sabato 17 dicembre fino a venerdì 6 gennaio, sarà pieno di appuntamenti che coinvolgeranno vari artisti del territorio». I temi cardine di questo periodo natalizio saranno la condivisione e il recupero (già affrontato al festival con un’intera giornata dedicata allo spreco alimentare), inteso sia per i rapporti umani che per gli oggetti. «Domenica 18 inviteremo tutta la cittadinanza a fare l’albero e il presepe al Cenacolo portando roba che a qualcuno non serve più ma che potrebbe essere tranquillamente riutilizzata, andando così contro l’idea del Natale visto come la massima espressione del consumismo». L’anteprima del Natale Istess sarà sabato alle 17 con «la presentazione del primo volume della Storia di Terni, scritta nel 2006 da Pompeo De Angelis e andata a ruba. Per tale ragione, questo primo volume è stato già ristampato di recente da Intermedia Edizioni, di cui Andrea Giuli, neodirettore di Istess storia, è coordinatore editoriale. Presenzierà anche il vescovo». Gli altri appuntamenti di rilievo saranno un concerto degli studenti del liceo classico Tacito il 20 dicembre, la riproposizione di Carol of the bells (pellicola ucraina vincitrice del premio come miglior film all’ultimo festival) e del documentario Gli altri rifugiati di Mohammed Almughanni, una tombolata per i bambini (i cui premi saranno totalmente provenienti da materiali di recupero) il 23 alle 16.30, lo spettacolo Accadde a Natale il 26 dicembre, I racconti del Ciocco di Stefano de Majo il 28, una straordinaria doppia maratona su Fantozzi per celebrare il novantesimo anniversario della nascita di Paolo Villaggio, uno spettacolo di Riccardo Leonelli dedicato a Maria il giorno di Capodanno, il mercatino di Natale il 5 e 6 gennaio e, il giorno dell’Epifania le tradizionali Pasquarelle, cantate dal gruppo Interamna Folk.


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