di S.F.
Un passaggio per consentire – eventualmente, ma ci sono stati contatti – la possibilità di far entrare nella compagine nuovi soci in grado di finanziare le attività scientifiche. Riguarda la Fondazione cellule staminali: è in arrivo la proposta di modifica parziale dello statuto societario.
STAMINALI, GLI ULTIMI TRAGUARDI A TERNI
Lo step
Coinvolto nel processo – l’input sarebbe della stessa fondazione, impegnata nel sostegno alla ricerca e allo sviluppo delle conoscenze tecnico-scientifiche per le cellule staminali, malattie a base degenerativa, ingegneria dei tessuti e bioingegneria con tanto di studi, convegni e dibattiti a supporto – anche il Comune di Terni in quanto socio fondatore insieme alla fondazione Carit, l’Istituo superiore di sanità, la diocesi e la Camera di commercio: il progetto in città ha preso piede a partire dal 2006 all’ospedale ‘Santa Maria’ con focus sulla Sclerosi laterale amiotrofica (Sla).
LO STATUTO ATTUALE DELLA FONDAZIONE
Gli interessi e i cambiamenti
Di recente aveva mostrato interesse per il progetto il presidente – nonché patron dell’università Niccolò Cusano – della Ternana Stefano Bandecchi: la chance per ora non è tramontata. Ma non sarebbe l’unico: pare che in ballo ci sia anche una fondazione sociale non governativa attiva da anni sul territorio. Il direttore scientifico della cell factory laboratorio cellule staminali a Terni è il professore Angelo Vescovi: «Non sono nel CdA – spiega – ma so che ci sono dei cambiamenti in corso. La situazione economica è difficile e l’eventuale ingresso di nuovi soci finanziatori è una splendida notizia», sottolinea. L’attuale presidente della fondazione è il professore Alessandro Sanguinetti, il vice è Maurizio Pocchiari. Vedremo se ci saranno ulteriori sviluppi.