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Home » Terni, gestione rifiuti urbani e Taric: scatta ‘revisione’ regolamenti

Terni, gestione rifiuti urbani e Taric: scatta ‘revisione’ regolamenti

di Simone Francioli
21 Dicembre 2022
in Ambiente e salute, Dal territorio
Tempo di lettura: 4 minuti di lettura
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di S.F.

L’approvazione originaria risale al 1° agosto 2016, poi quattro anni dopo – 30 luglio 2020 – l’aggiornamento. A distanza di trenta mesi a Terni è tempo di rimettere mano al regolamento per la gestione integrata dei rifiuti urbani: pronto il documento con le modifiche e la rivisitazione generale dell’atto che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2023. Molto tecnico ma interessante. D’altronde quando si parla di immondizia l’attenzione è difficile che possa calare. Novità anche dal mondo Taric, la tariffa corrispettiva che tanto ha fatto discutere dall’attuazione.

IL REGOLAMENTO GESTIONE RIFIUTI URBANI IN VIA DI APPROVAZIONE – DOCUMENTO (.PDF)

Focus su pannolini e pannoloni

Il perché

Perché c’è necessità di revisionarlo ancora? Per un paio di questioni: le modifiche introdotte dal decreto legislativo 116 del 2020 e soprattutto il recepimento delle disposizioni legate ad una recente delibera Arera per l’adozione del testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione del rifiuto urbano (Tqrif). Di mezzo c’è poi l’armonizzazione con l’ormai ‘famoso’ sistema della tariffazione corrispettiva, la Taric. Tutte questioni di natura tecnica che ha visto coinvolto in prima battuta il dirigente all’ambiente Paolo Grigioni, il responsabile del procedimento, e la collega Gioconda Sassi. Bene, ma cosa cambia in concreto?

IL REGOLAMENTO TARIC IN AGGIORNAMENTO – DOCUMENTO (.PDF)

Mastelle per un condominio

Eliminazioni ed inserimenti

L’articolo 5 – pubblichiamo il nuovo regolamento in via di approvazione, ognuno può valutare – in sostanza tiene conto del decreto citato sopra inmerito ad imballaggi e rifiuti di imballaggio, tutto nell’ambito del ‘pacchetto per l’economia circolare’ e con aggiornamento sulla classificazione. Diversi articoli sono eliminati; c’è poi una variazione legata ai centri di raccolta comunali con i nuovi orari di apertura, le indicazioni all’utenza e l’armonizzazione con le disposizioni Taric. A seguire c’è l’allineamento alle modifiche operative del servizio che non prevedono «più la raccolta di pile e farmaci e di organico attraverso il conferimento in contenitori stradali condivisi». Un altro update è necessario per l’adeguamento al decreto 116 del 2020 causa eliminazione del concetto di ‘rifiuti assimilati agli urbani’. Altri ancora ci sono per l’allineamento di informazioni più corrispondenti al reale servizio fornito dal gestore (Asm-Cns). Ci sono più specifiche sulla raccolta di abiti usati e di oli vegetali domestici. Tagliato l’articolo sulla differenziata per utenze speciali, mentre c’è l’inserimento della descrizione del servizio della raccolta con cassoni mobili itineranti.

BICI ABBANDONATE A TERNI: L’ULTIMATUM’

Bici abbandonate a Terni

Pannolini, condomini e biciclette abbandonate

In merito alla gestione di pannolini e pannoloni prodotti da utenze domestiche c’è l’eliminazione della parte relativa al bando che prevedeva incentivi per quelli lavabili: «Viene aggiornato il riferimento alla riduzione prevista per i pannolini lavabili alla luce di quanti previsto dall’articolo 18 del regolamento Taric; viene precisata la modalità di conferimento separato dei pannolini e pannoloni, scomputati dalla quota indifferenziato, anche per garantire idonee condizioni igienico sanitarie». Si passa al conferimento ed agli obblighi per i condomini: ci sono alcune modifiche «introdotte alle procedure da seguire, agli obblighi e ai divieti, al fine di allineare il regolamento con le procedure operative già seguite dal gestore, anche all’esito di sperimentazioni e ottimizzazioni nell’ambito della prima applicazione della tariffazione corrispettiva con misurazione puntuale dei rifiuti prodotti». Spunta poi il nuovo articolo 33 per disposizioni particolari per bici su suolo pubblico, motivo? Risolvere il problema delle «biciclette abbandonate su suolo pubblico, regolamentandone rimozione e incentivando iniziative di riuso». Gli ispettori ambientali verranno nominati dal sindaco e non più da Auri.

MARZO 2022, CAOS TARIC

I responsabili dei procedimenti, Giulia Scosta e Paolo Grigioni

Le sanzioni modificate ed incrementate

Passando al quadro sanzionatorio viene evidenziato che il «quantum della sanzione amministrativa resta invariato (da 25 a 150 euro, con misura ridotta pari a 50 euro) per tutte le violazioni al regolamento». Con alcune eccezioni. Vale a dire il conferimento di Rup (prodotti farmaceutici, pile, imballaggi con etichette di pericolo) nei contenitori destinati ad altre frazioni di rifiuti differenziati (da 100 a 300 euro); mancata ottemperanza da parte di conduttori, amministratori o proprietari alla prescrizione di dotare le aree di uso comune di idonee opere o dispositivi atti ad impedire l’accesso agli estranei per l’abbandono di rifiuti (da 100 a 300); mancata pulizia di posti di vendita nei mercati al dettaglio, coperti o scoperti, da parte dei concessionari e degli occupanti e mancato conferimento dei rifiuti in base alle modalità stabilite (da 100 a 500); non pulizia delle aree occupate dagli esercizi pubblici, per la quale è prevista la sanzione (da 100 a 500), mancata pulizia delle aree occupate per pubbliche manifestazioni (da 100 a 500); mancata pulizia delle aree occupate da spettacoli viaggianti (da 100 a 500); mancata pulizia delle aree a seguito di carico/scarico merci (da 100 a 500); lordamento suolo pubblico da rifiuti derivanti da attività edilizie o che causano sollevamento di polveri (da 100 a 500); introduzione di corpi solidi nelle caditoie stradali (da 100 a 300) e non pulizia dei fabbricati, delle aree scoperte e dei terreni (da 100 a 500).

Mondo Taric: terzo aggiornamento. Con abrogazione

Più semplice il discorso sulla tariffa corrispettiva, istituita formalmente il 30 dicembre 2020. Poi regolamento aggiornato il 22 luglio 2021 e, nell’ultimo caso, il 30 maggio scorso. Ora c’è il quarto step per la Taric a causa del già citato Tqrif adottato da Arera: impone dal 1° gennaio 2023 obblighi per gestore e utenza con focus sulla standardizzazione dei parametri di qualità del servizio, procedure amministrative, criteri per le comunicazioni, modalità per le rateizzazioni, trasparenza e monitoraggio. In realtà l’attuale disciplina comunale è già allineata al documento Arera, tuttavia «si rende necessario specificare che i dettagli operativi e gestionali disposti devono essere comunque ottemperati da parte del gestore a decorrere dal 1° gennaio». C’è dunque l’inserimento di una disposizione transitoria con la novità del comma 2 all’articolo 34 in attesa che Auri adotti la ‘carta di servizio’ regionale. Infine c’è l’abrogazione dell’articolo 25-bis che riguarda le misure agevolative riservate alle categorie economiche interessate dalle chiusure obbligatorie e dalle restrizioni durante il Covid. Motivo? La cessazione dello stato di emergenza legato alla pandemia. Su questo fronte la responsabile del procedimento è la dottoressa Giulia Scosta. Ci sono anche le firme dello stesso Grigioni e della dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci.

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