Terni, gli Arcieri donano e commuovono

Non solo cinquanta flaconi di antifog per maschere, ma anche una lettera in cui l’associazione esprime tutto il proprio sentimento di vicinanza

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Arcieri Città di Terni in campo, con il presidente Mauro Sbaraglia e il vice Stefano Tombesi, per sostenere l’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’. Giovedì, alla presenza delle dottoresse Massarucci, Commissari e di Fausti della task force ospedaliera voluta dal commissario Andrea Casciari, sono stati infatti consegnati cinquanta flaconi di antiappannante per maschere. Un altro segno tangibile di vicinanza che la lettera scritta dagli Arcieri Città di Terni – pubblicata di seguito – illustra pienamente.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

Cari medici, cari infermieri,
chi vi scrive lo fa a nome di tanti atleti, tecnici e dirigenti che fino a poco tempo fa si impegnavano a far crescere lo sport e più precisamente il tiro con l’arco nella nostra città. Oggi tutto questo ci pare un lontano ricordo e per la prima volta conosciamo un nemico infido da combattere, per non venire sopraffatti e sconfitti. Ma in prima linea, in trincea a difenderci ci siete voi. Voi che con turni massacranti, poco riposo, poche risorse per combattere questo maledetto virus fate della vostra professione, non solo un lavoro, ma una vera e propria missione di umanità. Ogni giorno sentiamo dai media parlare di voi come eroi, ma devono ancora chiamarvi con il giusto nome: a differenza di noi gente comune, voi non potete rinchiudervi dentro una casa con le vostre famiglie al sicuro e lontano dal contagio e non potete permettervi di farvi sopraffare dallo sconforto o ancor più dalla paura di non avere un domani, perché è il vostro lavoro giornaliero, lo era ieri e lo sarà anche domani. Dietro quelle maschere di silicone appannate dalla fatica del mestiere, dietro ogni schermo in plexiglas, ci sono degli sguardi che incrociano giornalmente pazienti imploranti e spaventati che chiedono solo di poter uscire da questo incubo. Noi come Arcieri Città di Terni non sapevamo da dove iniziare per poter essere utili in qualche modo e darvi un segnale della nostra riconoscenza. Non abbiamo una forte risonanza come potrebbe averla uno sport più diffuso, non abbiamo tanti sponsor che ci sostengono se non i genitori dei nostri ragazzi che, a volte, con tanta fatica riescono a coprire la propria quota associativa pur di far crescere il proprio figlio in un ambiente sano e lontano dai pericoli. Ma come racconta e insegna la favola del colibrì durante l’incendio della foresta, ‘la cosa piu importante non è essere grandi e forti, ma pieni di coraggio e di generosità e che anche una goccia d’acqua può essere importante e che “insieme si può” spegnere un grande incendio’. Ci sarà il tempo per noi di ritornare a gareggiare e vincere, ma oggi il nostro pensiero è rivoltoa voi e a voi diciamo semplicemente grazie. Grazie a tutti voi che siate medici, infermieri o semplici addetti a supporto di chi è in prima linea. Grazie alle vostre famiglie che vi seguono a distanza e capiscono in silenzio il ruolo importante che state sostenendo per tutta la nostra comunità. Con la speranza che, quando tutto questo sarà finito, la gente non si dimentichi di voi e continui a sostenervi con ammirazione e il giusto rispetto, la nostra società vi rimane vicino augurandovi una serena Pasqua.

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