«Una camicia speciale, piena di ‘energia’». L’ultima opera d’arte del maestro Igor Borozan, ‘Parentesi graffa’, dedicata a Nikola Tesla, l’ingegnere elettrico, inventore e fisico serbo, sarà esposta sabato pomeriggio a Terni, alla Cascata delle Marmore. Con questa nuova, inedita opera, il maestro intende dare luce ad un altro grande personaggio che ha contribuito a fare la storia, «la nostra storia».

La camicia di Borozan, la più grande europea, con i suoi ben sette metri di altezza, sarà esposta alle Cascate più alte d’Europa. Posizionata a fianco al salto inferiore, scenderà dagli alberi del percorso numero tre e al suo interno danzerà la ballerina Alessandra Sulpizi. «L’acqua che scorre imponente, impetuosa. L’acqua che genera energia, perché proprio al concetto di energia è ispirata l’opera», spiega il maestro. «Non a caso anche Telsa si avvalse della forza delle acque delle cascate del Niagara per i suoi esperimenti».
La dedica Una camicia che testimonia «la grandezza di un personaggio straordinario, un grande scienziato dimenticato. L’uomo che, vivendo a cavallo tra l’800 e il 900, ha illuminato, in senso letterale e culturale, il mondo con la corrente alternata e ha reso possibili invenzioni rivoluzionarie come la radio». Tesla è, infatti, «padre della moderna corrente alternata, dei neon, della radio, della Tv, dei radar e dei raggi X».

Nikola Tesla nacque a Smiljan, in Croazia, nel 1856. «Ebbe una vita intensa e travagliata – dice Borozan – morì solo, abbandonato dai suoi finanziatori e accusato di essere diventato troppo folle per fare lo scienziato». Molti dei suoi appunti, si dice, «siano misteriosamente spariti, altri furono sottratti alla famiglia per ricerche top secret dell’esercito statunitense e poi andarono misteriosamente persi anch’essi». Ma non sono solo queste caratteristiche a rendere Nikola Tesla «un uomo troppo avanti per i suoi tempi. Credeva in un futuro di pace, un mondo libero con un’energia disponibile per tutti e su larga scala».