Terni: «Il consiglio sia ‘reale’. E utile»

‘Uniti per Terni’ attacco l’amministrazione: «Il sindaco parla solo di lavori pubblici. Ma l’emergenza Covid? Le tasse locali? Asm? Bilancio? Serve ascoltare la città»

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«Sono settimane che assistiamo al rimpiattino tra il presidente del consiglio comunale Ferranti e il sindaco Latini sulla non convocazione in un luogo reale del consiglio comunale. Una manfrina infantile – dichiarano i consiglieri comunali di ‘Uniti per Terni’ – che nasconde il vero intento quello cioè di non consentire al consiglio comunale e ai rappresentanti dei cittadini di esprimersi in maniera concreta e articolata su temi estremamente rilevanti in questa fase che dovrebbe essere di rilancio per Terni».

«Silenzio sui veri temi»

Il gruppo composto dai consiglieri Pincardini, Ordini, Fiorini e Leonelli spiega e attacca: «Non si vuole una discussione pubblica su misure a sostegno del commercio, delle piccole imprese, sul bilancio, sul documento di programmazione, sulla ztl e sulla Tosap. Su questi temi – spiega ‘Uniti per Terni’ – il consiglio deve poter parlare, il consiglio deve poter ascoltare le associazioni di categoria, i rappresentati delle piccole imprese e degli esercizi pubblici, le forze sindacali, le associazioni di volontariato che tanto hanno fatto in questa fase di emergenza e che conoscono bene i problemi delle famiglie ternane».

Protesta in vista

«L’unico dibattito che registriamo è lo scambio di frecciatine che ormai quotidianamente il sindaco e il partito della maggioranza, la Lega, si mandano, con il capogruppo della Lega che ha detto esplicitamente che è ora di mettere mano alla Ztl e alla Tosap. Gli unici interventi ufficiali del sindaco sono quelli incentrati ad esaltare il settore dei lavori pubblici, al tal punto che sembra che la vita della città di Terni sia ormai solo ed esclusivamente l’iter del palasport o della rotatoria di via Urbinati. Non una parola sul bilancio, non una parola su Asm, non una parola su come far ripartire la città dopo due mesi di chiusure. Per prendere le distanze da questo modo di non amministrare, per tenere alto il grido di allarme lanciato in maniera chiara e accorata dalle associazioni di categoria – spiegano i consiglieri comunali di ‘Uniti per Terni’ – stiamo seriamente valutando di non partecipare alla seduta da remoto del 12 maggio. Anche alla luce delle normative nazionali e regionali riteniamo infatti che non ci sia alcun impedimento per una seduta del consiglio comunale da disputarsi in una grande spazio, come il Cmm, nelle più ampie garanzie di distanziamento sociale sia per i consiglieri comunali che per il personale di supporto al funzionamento della struttura».

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