Terni: «Indiana Jones in nome di Leonardo»

Luca Tomìo, il ricercatore a cui si deve la straordinaria scoperta sulla Cascata delle Marmore disegnata da Leonardo da Vinci, si racconta a umbriaOn

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di Marco Torricelli

Lo incontro per caso, mentre scende dalla sua auto, e sinceramente non lo riconosco. Lui mi fa un gesto con la mano – il maglione con il collo alto e il bavero della giacca a vento gli coprono parte del viso, gli scarponi ai piedi sono quelli da arrampicata – e solo dopo averlo ‘messo a fuoco meglio’ capisco che si tratta proprio di Luca Tomìo, l’uomo a cui si deve la scoperta – sulla quale ormai non c’è più alcun dubbio – relativa alla presenza della Cascata delle Marmore di Terni nel ‘Disegno con fiume’ di Leonardo da Vinci.

leonardo-cascata-terni1-copy«Abiti da lavoro» La mia faccia deve essere tutta un programma e lui scoppia a ridere: «Che succede – mi chiede divertito – non hai mai visto uno storico e un ricercatore con gli abiti da lavoro?». No, effettivamente una cosa del genere non mi era mai nemmeno passata per la mente. «Pensa che quando parlai per la prima volta della mia ricerca a Cristina Acidini (la presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, che lunedì ha preso parte alla giornata dedicata all’annuncio ufficiale della scoperta; ndr) e le raccontai come mi ero inerpicato sulla montagna per cercare prove per la mia teoria – mi spiega Tomìo – fu proprio lei a parlare per la prima volta di ‘esperienza da Indiana Jones’ e devo dire che questa immagine non mi dispiace affatto».

leonardo da vinci, cascataL’immagine Parlandoci appare chiaro che questo non è legato a nessuna ambizione ‘machista’ del professore, ma «alla possibilità di dare all’immagine del ricercatore e dello studioso una bella spolverata – spiega Tomìo – perché buona parte del nostro tempo, è vero, noi lo passiamo nelle stanze silenziose e austere degli archivi, ma è altrettanto vero che, a volte e questa è una di quelle volte, la nostra passione ci porta a fare esperienze del tutto diverse, come quelle che mi è capitato di fare per seguire il percorso di Leonardo da Vinci alla Cascata delle Marmore di Terni».

'La valle di Terni' di J.A.Knip e il 'Paesaggio' di Leonardo

‘La valle di Terni’ di J.A.Knip e il ‘Paesaggio’ di Leonardo

Lo studio Ma, svestito ‘l’abito da lavoro’, Luca Tomìo ha poi fatto quello che uno storico serio fa di solito: ha raccolto documenti, ha studiato a fondo – «vai a vedere ‘La valle di Terni’ che Knip ha dipinto agli inizi del 1800 – mi dice – e ci troverai degli elementi interessanti di confronto con il disegno di Leonardo» – ha cercato le prove documentali e visive, ha formato «una squadra eccezionale, con ricercatori ed esperti ternani di grande qualità», che lo hanno portato a mettere insieme uno studio che, già riconosciuto dal Mibact, verrà presto pubblicato – a sancirne definitivamente la validità – sul ‘Bollettino d’arte’ .

amelia-cascata-leonardo23434Il Mibact Per Tomìo «un momento molto importante lo ha rappresentato il confronto con Francesco Scoppola (direttore generale per educazione e ricerca del Mibact; ndr), che ha immediatamente intuito quello che il nostro lavoro avrebbe potuto significare e il cui incoraggiamento è risultato decisivo, oltre che per la sue straordinarie conoscenze, per il suo collegamento con l’Umbria, visto che è stato a lungo direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici».

leonardo-parafrasi-pv01ab-orizzLa Galleria nazionale E, fatto non trascurabile, «la possibilità, già annunciata da Eike D. Schmidt, il direttore generale della Galleria degli Uffizi di Firenze, che il disegno venga esposto alla Galleria nazionale di Perugia, rappresenta una chiara dimostrazione di quanto interesse assoluto – oltre ogni possibile spinta campanilistica – questa scoperta possa aver suscitato in chi ha come interesse supremo il valore dell’arte e della ricerca storica».

tomio-sgarbi-cascata-leonardo-carlini terniLa Regione Quella che per il ricercatore è stata una «piacevole sorpresa, perché ho scoperto un politico lungimirante – dice proprio così – è stata rappresentata dal confronto con Fabio Paparelli, del quale mi ha colpito la rapidità decisionale e la capacità di immedesimarsi in un progetto che andasse oltre il singolo, per quanto straordinario, episodio, ma si inquadrasse in un possibile percorso di più lungo periodo e di più ampio respiro».

cascata-leonardo-sgarbi-piemontese-vescovo terniLa Diocesi Uno dei passaggi decisivi, nella ricerca portata avanti, «è stato – racconta Tomìo – anche quello che, grazie a don Claudio Bosi (il direttore dell’Ufficio beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Terni Narni Amelia; ndr), mi ha permesso entrare in contatto con il vescovo, padre Giuseppe Piemontese, che ha dato un contributo fondamentale al nostro lavoro». Perché, proprio grazie all’intercessione del vescovo, «Vladimiro Coronelli ed io abbiamo avuto accesso all’archivio segreto del Vaticano, dove abbiamo trovato documenti decisivi».

sgarbi-cascata-leonardo222 terniSgarbi Inevitabile parlare, poi, del ruolo di Vittorio Sgarbi: «Un ruolo primario, senza ombra di dubbio – dice Tomìo – perché la sua competenza e la sua capacità di ‘comunicare l’arte’ è ineguagliabile, ma ci tengo anche a mettere in risalto la sua eccezionale correttezza professionale che, anche in questa vicenda, è emersa con chiarezza. Vittorio, meglio di chiunque altro, ha immediatamente percepito le potenzialità che, per Terni e per l’Umbria, questa scoperta poteva rappresentare e, infatti, si sta già spendendo per farla diventare quello che sarà: un evento mediatico mondiale». Tanto che si sta già mettendo a punto uno spot che avrà proprio Sgarbi come protagonista.

LE PROVE DELLO SPOT CON VITTORIO SGARBI – IL VIDEO

leonardo da vinci, cascataLe potenzialità Per lui, per Tomìo, però, uno degli aspetti più rilevanti è anche un altro. Perché lui che è milanese inside e non intende perderne le caratteristiche, spiega che «mi piacerebbe che da questa scoperta i ternani imparassero soprattutto a guardarsi intorno con occhi diversi e a cercare nella ‘conca’ quello che, fino ad oggi, non pensavano fosse possibile trovare: i segni di una storia, dell’arte ma non solo, che testimoniano quanta bellezza ci sia e quanta storia che, lo dico con il massimo rispetto, risale a molto prima che in questa città nascessero le acciaierie o che le bombe la radessero al suolo, distruggendone le tracce».

leonardo da vinci, cascata, marmore, terniI giovani E forse è anche per questo che, avendo casa e famiglia a due passi da Terni, ha accettato senza nemmeno pensarci di tenere delle lezioni – «da papà un pochino più esperto di altri», dice lui – nella scuola ‘Battisti’, frequentata dal figlio minore (il maggiore è quello a cui si deve lo scoccare della scintilla che ha contribuito ad accendere il fuoco su Leonardo alla Cascata) e nella quale i ragazzini imparano la storia dell’arte con esperienze interattive originali: «Io mi sento parte integrante di questa comunità e mi metto a disposizione; lo sa bene don Pino, il fantastico parroco-tuttofare di Papigno; per tutte le iniziative che possano contribuire, anche ‘spolverando’ l’immagine dello storico-ricercatore, ad avvicinare i giovani e i giovanissimi all’arte e alla bellezza». Lui non lo dice, ma siccome me lo ha rivelato lo scrivo io, il suo ‘mettersi a disposizione’ significa che è pronto a farlo gratis.

 

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