Prendi un piccolo borgo del centro Italia quasi dimenticato. Mettici dentro il suono di veri artisti del jazz. Ed ecco che Collescipoli diventa un vero e proprio centro di musica e cultura. Questo è stato ‘Jazzit Fest’ – giunto alla terza edizione – che, da venerdì 26 a domenica 28 giugno, è stato letteralmente invaso da appassionati e non solo.
JAZZIT NELLE FOTO DI ALBERTO MIRIMAO
‘Jazzit Fest’ Per tre giorni il Chiostro di Santa Cecilia, la chiesa della Misericordia, corso dei Garibaldini, piazza della Rocca e la Collegiata Santa Maria Maggiore, si sono trasformati in veri e propri palcoscenici. Migliaia di persone si sono spostate da un punto all’altro per assistere ai concerti in ogni angolo del borgo, approfittando anche dei punti ristoro. Gli abitanti, che hanno ospitato gli artisti, non sono stati da meno. Erano affacciati alle finestre ad osservare, come a supervisionare ciò che accadeva.
Miracolo «Siamo sempre più felici nell’ammirare questo miracolo», esclama l’organizzatore Luciano Vanni. «Non dimentichiamoci che tutto questo avviene rinunciando a finanziamenti pubblici e senza grandi sponsor». Vedere le navette «sempre piene a fare da spola dal parcheggio al borgo, anche fino a tarda sera, ci ha riempiti di orgoglio». Le presenze, infatti, sono state più ampie delle aspettative: «Gli addetti alla ristorazione si sono addirittura trovati a dover rispondere di aver terminato alcune pietanze».
Il ricordo Nel piccolo borgo medievale di Collescipoli, nei tre giorni, si sono esibiti fra gli altri: Maloo, Dr. Jazz & Dirty Bucks Swing Band, Stefano Lenzi Quintet, Antonio Figura Trio Featuring William Leniham, Marco Fumo, Salvatore Russo, Simona Severini, Nico Pistolesi, Enrico Mianulli Jazz Quintet, Gianni Denitto. Toccante, però, la messa solenne musicale in ricordo di Marco Tamburini e Sergio Coppi.