Terni: «La rotatoria di via del Centenario è pericolosa e inefficiente»

Per Raffaele Di Micco (Pd) «questa versione provvisoria congestiona il traffico. Il Comune individui la migliore soluzione»

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«La rotatoria provvisoria recentemente collocata in via del Centenario ha creato da subito grossi problemi di scorrimento del traffico. Nella versione definitiva la realizzazione dovrà tenere conto del contesto». È quanto si legge in una nota di Raffaele Di Micco, segretario circolo Pd borgo Rivo e Campitello di Terni.

«Comune individui la migliore soluzione»

«A partire dagli anni ottanta – afferma il segretario Dem – la zona nord di Terni è quella che ha visto la maggior espansione demografica, con la costruzione di interi quartieri edificati da zero, cresciuti al posto di aree non urbanizzate e edifici rurali. Nell’ultimo decennio si è verificato un ulteriore boom di urbanizzazione, che ha messo a dura prova le arterie viarie del macro quartiere costituito da borgo Rivo, Campitello, Campo maggiore e Gabelletta, per la cui viabilità vanno trovate delle soluzioni. La rotatoria provvisoria recentemente collocata in via del Centenario per far defluire il transito da e per via Furbini, la nuova zona residenziale adiacente alla ‘Variante’, ha creato da subito grossi problemi di scorrimento del traffico, come testimoniano incidenti e tamponamenti dei giorni scorsi e le lunghe code che si formano a prescindere dall’ora di punta, che da lì arrivano al semaforo precedente e fino a piazzale Marinai d’Italia, la grande rotatoria di accesso a borgo Rivo. In pratica, la versione provvisoria della rotatoria congestiona il traffico della zona nord della città creando un imbuto pericoloso e inefficiente. Sebbene si tratti di un’opera prevista da tempo insieme alla nuova zona residenziale, nella versione definitiva la realizzazione dovrà tenere conto del contesto. L’amministrazione comunale – conclude Di Micco – deve individuare la migliore soluzione per risolvere il problema della viabilità invece di aggravarlo come sta succedendo ora e come molti cittadini residenti o lavoratori della zona ci stanno segnalando con preoccupazione».

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