Terni ricorda la strage di Bologna e Sergio Secci

Venerdì mattina l’appuntamento alla stazione ferroviaria con l’APT. Le parole degli esponenti politici

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Un appuntamento in memoria della strage di Bologna e, in particolar modo, dell’indimenticato Sergio Secci. Alle 10.25 di venerdì mattina, alla stazione ferroviaria, l’Amatori Podistica Terni ha depositato una corona di fiori per ricordare quell’infausto evento che tolse la vita a 85 persone. Con un pensiero – dopo il minuto di silenzio ha parlato il presidente della società, Alessio Schiavo – anche per Lidia e Torquato Secci. In avvio della prossima settimana ci sarà inoltre la consueta ‘Run&Walk’ by night sempre in memoria di Secci.

Sponda Comune è il vicesindaco Riccardo Corridore a parlarne: «Il ricordo di Sergio Secci, a 44 anni dalla sua tragica scomparsa, a Terni è sempre vivo e l’amministrazione comunale rende omaggio a una vittima innocente, a un ragazzo brillante, pieno di energie e prospettive, che nella sua breve vita ha saputo lasciare un segno indelebile non solo per la sua morte. La strage di Bologna rappresenta una delle pagine più buie della storia repubblicana, una violenza di matrice neofascista che non ha mostrato alcun rispetto per il valore della vita e per le tante vittime e per i loro famigliari condannati a un dolore senza fine.
L’amministrazione comunale esprime vicinanza a tutti coloro che hanno conosciuto Sergio Secci e che ne hanno respirato l’aria positiva e ricca di progettualità; l’Ac ripudia la violenza, ogni forma di autoritarismo e di minaccia alla convivenza civile».

Sempre venerdì mattina una delegazione della segreteria della Federazione provinciale e dell’unione comunale del Partito Democratico di Terni si è recata al cimitero di Terni per deporre un mazzo di rose nella cappella della famiglia Secci per rendere omaggio a Sergio Secci, «barbaramente ed atrocemente ucciso nella strage della stazione di Bologna, a Torquato Secci – presidente dell’Associazione famigliari delle vittime della strage, e alla signora Secci, ‘Madre Coraggio’. Per non dimenticare, per la giustizia e la verità, per la memoria antifascista, civile, democratica dell’Italia Repubblicana, dell’Umbria e della nostra Città di Terni.
Le segreterie provinciali e dell’Unione Comunale di Terni».

 

 

 

 

 

 

 

Anche il PSI, tramite il segretario regionale Federico Novelli, ricorda il tragico evento: «Il PSI fa proprie le parole del presidente Mattarella. ‘Con profondi sentimenti si solidarietà, quarantaquattro anni dopo l’attentato ci uniamo ai familiari delle vittime ed alla città di Bologna, teatro di una spietata strategia eversiva neofascista nutrita di complicità annidate in consorterie sovversive che hanno tentato di aggredire la libertà conquistata dagli italiani’. Anche l’Umbria ha versato il proprio tributo di sangue, quello del giovane ternano Sergio Secchi che vogliamo ricordare. Il suo treno giunse in ritardo e perse la coincidenza
per Bolzano. Fu costretto ad aspettare in stazione il successivo. Il papà, Torquato Secci, fondatore dell’Associazione tra i familiari delle vittime della
strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, ha apportato un grande contributo alla ricerca della verità. Il PSI esprime, inoltre, sostegno alla caparbia azione dell’Associazione ancora oggi per la verità, la giustizia e la tutela delle vittime del terrorismo. Sollecita, infine, l’impegno vero di tutti affinché l’uso della violenza, non solo quella fisica, venga definitivamente accantonato da chi, ancora oggi, ne fa uno strumento di lotta politica».

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