‘Caso’ Morselli. Marini: «Dicono pure grazie?»

La targa consegnata all’ex ad di ThyssenKrupp alla festa della polizia scatena le reazioni. La presidente della Regione non ha gradito

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Effettivamente non c’era voluto molto a capire che il ‘riconoscimento’ assegnato a Lucia Morselli in occasione della festa della polizia di Stato, per darle un ‘segno’ tangibile – una targa-ricordo – per il segno che a sua volta ha lasciato a Terni, non si sarebbe rivelata un’idea di successo. E che avrebbe suscitato polemiche.

Marini Ma mentre il sindaco Di Girolamo rivela ad un giornalista che secondo lui queste polemiche sarebbero esagerate, la presidente della Regione, Catiuscia Marini, sembra avere un’opinione diversa: «Vorrei dire soltanto: 340 lavoratori hanno dovuto lasciare il posto di lavoro e non hanno più uno stipendio…e diciamo pure grazie…forse mi sfugge il concetto di ‘innovazione’». E la cosa, a questo punto, pare destinata a non poter essere derubricata tra quelle ‘esagerate’.

festa della polizia terni_0278 A.Mirimao MorselliLa Fiom La prima reazione – mentre sui sociali si scatenava il putiferio – era stata quella della Fiom. Il sindacato dei metalmeccanici della Cgil, invece, ha deciso di rispondere con un contro-premio: «In considerazione del premio consegnato a Lucia Morselli, in occasione della festa della Polizia a Terni con la motivazione “di aver dominato la difficile fase della vertenza”», fa sapere che «istituirà un proprio premio da dedicare alla Rsu Fiom dell’Ast di Terni. La vertenza del 2014 delle acciaierie di Terni ha evidenziato il ruolo insostituibile dei delegati, in rappresentanza dei lavoratori, nella difficile gestione di una delle vertenze più complesse della storia ternana e nazionale. E’ per noi non condivisibile premiare chi, per conto della proprietà, ha sancito con metodi poco democratici un processo di riorganizzazione. Lo scontro che si è prodotto con l’ad Morselli è stato anche sulle  relazioni industriali caratterizzate da metodi inaccettabili, mai avremmo pensato che qualcuno potesse attribuire un premio ad un amministratore delegato che ha determinato una profonda frattura sociale. 44 giorni di sciopero, la grande solidarietà cittadina, il profondo senso di appartenenza e di identità che come comunità si è evidenziato rappresentano, per noi, il vero valore degno di riconoscimento. Per queste ragioni la Fiom Cgil di Terni, in occasione dell’evento per celebrare i 115 anni dell’organizzazione premierà i delegati Rsu Fiom sabato 11 giugno a Palazzo Gazzoli».

festa della polizia terni_0572 A.Mirimao Santoloci Morselli Bocci«Sconcertato» Il senatore Gianluca Rossi (Pd), che era presente alla cerimonia, si era detto «sconcertato per l’accaduto. Vi garantisco che ho avuto una sensazione di straniamento, quando ho sentito chiamare Lucia Morselli ed ho ascoltato la motivazione per la quale le veniva assegnato il ricoscimento. Sento il dovere di dire, come ho già avuto modo di ricordare; pur ribadendo il profondo e sentito rispetto per la polizia di Stato, alla quale non è mai sufficiente la riconoscenza che come cittadino mi sento di testimoniare; che la città di Terni merita a sua volta un maggiore rispetto».

festa della polizia terni_0608 A.Mirimao Di Girolamo Bocci Morselli BelfioreLa Cgil Per il segretario della Cgil ternana, Attilio Romanelli, «quanto accaduto ieri con la consegna della targa alla dottoressa Morselli, sopratutto con le motivazioni lette nelle note giornalistiche, meritano una risposta ferma nelle sedi Istituzionali, in primo luogo in consiglio comunale. Sono convinto che diversi consiglieri sono indignati ed esterrefatti per quanto accaduto credo che dovrebbero chiedere un pronunciamento dello stesso consiglio, nel rispetto di quei lavoratori che nel corso della vertenza occuparono la stessa sala di palazzo Spada trovando solidarietà nei tanti cittadini ternani e nelle loro istituzioni. La vita di una comunità si rafforza anche con gesti e azioni che ne evidenzino solidarietà e rispetto».

festa della polizia terni_0566 A.Mirimao MorselliM5S «Congratulazioni alla signora Morselli – dice il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca – e complimenti vivissimi al sindaco Di Girolamo e al sottosegretario Bocci. Abbiamo creduto fosse un fotomontaggio, poi ci siamo resi conto che non c’è limite al grottesco per la classe dirigente di questa città. Alcuni autorevoli rappresentanti del Partito Democratico hanno aspettato un anno per celebrare l’umiliazione ricevuta da Terni e dai lavoratori. Ormai quasi due anni da quando le massime istituzioni della città venivano lasciate per ore fuori dalla porta ad aspettare per essere gentilmente ricevute, mentre fuori si scatenava il caos. Da quando in ore notturne, con il Comune occupato, senza la minima preoccupazione per chi doveva garantire l’ordine pubblico, ci si presentava nei presidi dei lavoratori dopo settimane di sciopero ad oltranza».

festa della polizia terni_0290 A.Mirimao Morselli TaschettiLe motivazioni Poco importa, dice De Luca, «di chi sia stata l’iniziativa, quello che ci rincresce è che siano state le istituzioni a conferirlo materialmente. Ci chiediamo quale siano le motivazioni alla base di questo riconoscimento conferito all’ex amministratore delegato, un premio per il simbolo di una gestione industriale connotata dal più totale disinteresse verso la città mentre lentamente veniva scoperchiato il calderone della questione ambientale, e al contempo veniva inferto il primo grande colpo all’intergrità del polo siderurgico. Mentre questa classe politica si affanna a presenziare ad inaugurazioni, premiazioni e strette di mano, il tessuto industriale della città sprofonda nella totale assenza di una visione economica e di un assessorato allo sviluppo. È ora di andare in pensione per dedicarsi a tempo pieno alle celebrazioni, lasciando lavorare chi deve amministrare seriamente questa città».

Partito Democratico Il Pd «ritiene non condivisibile – si legge nella nota della segreteria provinciale e comunale del partito – la scelta di aver conferito un premio all’ex Ad di Ast. In noi, e siamo convinti in tutta la comunità ternana, è forte e profondo il sentimento di stima, di gratitudine sincera e non rituale verso l’opera quotidiana che caratterizza la Polizia di Stato, anche e soprattutto nella nostra città. Riteniamo tuttavia che sarebbero state opportune valutazioni più approfondite. Tutti abbiamo ancora in mente quei giorni, quelle settimane, quei mesi, nei quali la città intera, le istituzioni locali, le forze dell’ordine, le organizzazioni sindacali, e soprattutto i lavoratori, hanno vissuto una esperienza che segna ancora oggi le nostre memorie. Anche nella consapevolezza che l’accordo siglato nel dicembre 2014, ha chiuso solo un capitolo della vicenda acciaierie, che rimane ancora oggi con interrogativi decisivi sulle prospettive future. In quell’occasione la comunità cittadina ha saputo rispondere ed agire unita, con una compostezza ed allo stesso tempo fermezza che non molte città avrebbero saputo mantenere. Dopo oltre un anno i lavoratori continuano a varcare tutti i giorni i cancelli della fabbrica, avendo dentro il ricordo dei sacrifici, anche economici, delle lotte composte, dei posti di lavoro persi, ed il pensiero per il proprio futuro. A loro va il nostro totale sostegno e apprezzamento. Tutte considerazioni che sappiamo essere condivise dall’intera città, a partire dalle Istituzioni che in quell’occasione hanno dimostrato di sapersi misurare con il clima che il contesto aveva creato. Crediamo che quel senso di unità, di comunità, vada ora confermato e rafforzato, anche riaffermandolo senza riletture parziali della storia, nell’interesse supremo di Terni che tutti condividiamo».

Sinistra Italiana «La premiazione della dottoressa Morselli per aver lasciato un segno indelebile sulla città – dice Mario Giovannetti (Sinistra Italiana) – sembra essere una presa in giro per i tantissimi lavoratori e cittadini che si sono battuti per difendere il loro posto di lavoro. Il fatto che il premio sia stato consegnato dal sotto segretario Bocci e dal sindaco Di Girolamo getta un ombra grave sulle istituzioni e sul loro ruolo di garanzia. I lavoratori della Terni, unitamente alle organizzazioni sindacali – dice l’ex assessore regionale e comunale, ex segretario provinciale del Pd ed ex segretario regionale della Cgil – si sono sempre battuti, sin dai tempi del fascismo, per difendere la loro fabbrica, sempre, sempre, salvaguardando produzioni e impianti, A loro caro sindaco, caro sottosegretario andrebbe dato il premio per il segno indelebile lasciato in più di cento anni di storia».

Unione Civica Anche la neonata Unione Civica per Terni «stigmatizza la decisione e la presenza del sindaco Leopoldo Di Girolamo nel consegnare un premio, nell’ambito della Festa della Polizia, all’ex amministratore delegato della Thyssenkrupp Ast Lucia Morselli. Un premio quanto mai inopportuno, consegnato ad una persona che ha gestito la riorganizzazione dell’azienda sulla pelle dei lavoratori, dando corso ad una politica di “lacrime e sangue” dalla quale sono usciti sconfitti soltanto i dipendenti. Un premio inopportuno perché le sue scelte sono state assolutamente contro il bene di Terni e dei ternani. Prova ne è il gran numero di persone costrette loro malgrado ad accettare una buonuscita pur di lasciare lo stabilimento che spingeva per una riduzione del personale. Inopportuno, perché il premio è uno schiaffo a coloro che in questi giorni si sono presentati ai nostri gazebo in piazza per raccogliere le firme per chiedere che l’Ast sia nominato sito strategico di interesse nazionale, a tutti coloro che hanno scioperato per 44 giorni, a tutta la città che ha solidarizzato con i lavoratori evidenziando un grande senso di appartenenza. Quello stesso senso che invece Lucia Morselli non ha avuto e per questo non condividiamo il premio che le è stato consegnato. L’aver deciso di assegnarle un riconoscimento, motivandolo con il modo in cui ha gestito la trattativa inerente alla crisi dell’azienda significa di fatto avallare le sue scelte contro la città e contro i cittadini. Una decisione del resto in linea con l’operato di questa amministrazione che certo non si è battuta, insieme con i suoi rappresentanti in Regione, per difendere e tutelare gli interessi dei suoi cittadini».

FdI-An Per Marco Cecconi (FdI-An), «non è stato un errore né una svista: la partecipazione attiva del sindaco Di Girolamo e del sottosegretario Bocci alla surreale premiazione della Morselli è nient’altro che la radiografia di come il Comune e il governo nazionale hanno affrontato la questione della vertenza delle acciaierie del 2014. Preoccupati solo delle apparenze, anche se grottesche. Capaci di costruire trattative e accordi con la proprietà che sarebbero stati imbarazzanti persino per un governo tedesco. Capaci, poi, di girarsi dall’altra parte per l’anno e mezzo a seguire, per non dover pronunciare l’evidenza, ovvero quanto e come quegli stessi accordi siano stati disattesi dalla proprietà, appunto, e dalle stesse istituzioni. No, non si tratta né di errore né di svista. La politica delle apparenze ha collezionato un album dei ricordi indelebile, di cui adesso il premio alla Morselli è solo il degno corollario. Fasce tricolori a orologeria sui raccordi autostradali tanto per non mancare, l’umiliazione di ore e ore di anticamera a Roma come in viale Brin, inflitta a un sindaco considerato con tutta evidenza, dalla Morselli & C, come meno di niente. Mentre, intanto, l’ex ministro Guidi (a proposito, perché non dare un premio anche a lei?) nove su dieci si accordava con l’ex amministratore delegato della Tyssen Krupp per un’eutanasia ad orologeria della fabbrica ternana che si sta regolarmente consumando: mentre la Marini, per esempio, continua ad ignorare la richiesta di presentarsi in consiglio comunale a Terni, datata febbraio 2015, per spiegarci come stanno le cose. Né un errore né una svista e nemmeno una trappola, nella quale adesso Di Girolamo vorrebbe farci credere di essere caduto, dichiarandosi ignaro di quel premio fino a che non ha visto spuntare fuori la targa. Fosse davvero così, sarebbe l’ennesima conferma della considerazione della quale gode il primo cittadino. Fossero andate le cose davvero così, un sindaco degno di questo nome, come minimo avrebbe tirato il cappello in aria e se ne sarebbe andato. Il re è nudo. E adesso se ne accorgono tutti, dal Pd alla Fiom».

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