Terni, l’università svela due nuovi corsi di laurea

Il rettore Maurizio Oliviero: «Risultato di un’importante collaborazione strategica tra i soggetti del territorio»

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di Fra.Tor.

Mesi di ascolto e confronto con la città di Terni hanno portato l’Università degli studi di Perugia all’attivazione per il Polo didattico ternano di due nuovi corsi di laurea innovativi. Mercoledì pomeriggio, in una conferenza stampa online, è stata presentata la nuova offerta formativa che sarà strutturata a Pentima, location definita «strategica».

I due corsi di laurea

Il primo dei due corsi di laurea triennale sarà quello di ‘Optometria e ottica’, in doppia lingua (italiano e inglese) con la partecipazione di aziende italiane e straniere. L’intento, ha spiegato il rettore Maurizio Oliviero, «è quello di creare esperti anche per la progettazione di dispositivi ottici avanzati. A Pentima ci sono laboratori che vogliamo implementare». Il secondo corso sarà, invece, quello di ‘Ingegneria dei materiali e processi sostenibili’, laurea magistrale. Anche questo sarà in doppia lingua con dei tirocini supportati da Confindustria Umbria. Insieme alla presentazione dei due nuovi corsi di laurea, l’incontro online di mercoledì è stato anche l’occasione per annunciare la riorganizzazione, sulla base delle esigenze espresse dalle parti sociali del territorio ternano, dei corsi di laurea triennale e magistrale in Ingegneria industriale e l’attivazione, sempre presso le strutture ternane, del master di primo livello in Management per le funzioni di coordinamento delle professioni sanitarie e della Scuola di specializzazione in Patologia clinica e biochimica clinica (non medici).

Ascoltare il territorio

«I nuovi corsi di laurea – ha spiegato il rettore Maurizio Oliviero – sono un risultato di enorme importanza, perché rappresentano il frutto di una collaborazione strategica tra le istituzioni e i numerosi soggetti operanti sul territorio. Essi confermano sia la prospettiva di rinnovamento e aggiornamento dell’offerta formativa, sia la politica di distribuzione sul territorio delle attività universitarie che questa governance ha inteso adottare. Questi corsi sono espressione di una prospettiva completamente nuova fondata sulla volontà di ascoltare le esigenze del territorio, per poi elaborare progetti formativi che siano in grado di dare le necessarie, immediate risposte, in un processo dinamico che monitora con continuità i bisogni di nuove professionalità e sta al passo con una società in rapida evoluzione. I corsi in ‘Ottica e optometria’ e in ‘Ingegneria dei materiali e dei processi sostenibili’ sono il frutto di un lungo lavoro progettuale iniziato con indagini sulle richieste del mercato occupazionale nazionale e incontri realizzati insieme a tutti gli attori del mondo sociale, istituzionale, economico e produttivo del ternano, dei quali abbiamo raccolto le riflessioni e i suggerimenti. La governance di questo Ateneo, che ringrazio per l’instancabile lavoro che ci ha consentito di giungere al risultato che illustriamo oggi, si è confrontata, infatti, con Confindustria e con il sindaco di Terni, ma anche con le proposte delle piccole associazioni, in un percorso di collaborazione e dialogo che è anche un metodo di lavoro capace di migliorare il risultato finale. Entrambi i corsi, inoltre, che nel mese di gennaio saranno presentati per l’accreditamento al Ministero dell’Università, sono frutto di una straordinaria sinergia fra più dipartimenti: avranno una caratterizzazione fortemente internazionale, grazie al doppio titolo e all’erogazione sia in italiano che in inglese e vedranno la partecipazione di istituzioni pubbliche e private e aziende di settore nazionali e straniere. La scelta del Polo ternano quale sede va anche nella direzione di una nuova valorizzazione dei laboratori scientifici già attivi a Pentima, sui quali l’Ateneo sta elaborando interessanti progetti di sviluppo. Esprimo, quindi, la mia gratitudine, fra gli altri, all’amministrazione comunale e a Confindustria per la continua e proficua collaborazione, alle istituzioni cittadine tutte e alle stampa, per le continue sollecitazioni che ci sono state indirizzate, e naturalmente ringrazio i colleghi direttori dei Dipartimenti e la professoressa Emiliani, che hanno lavorato, nonostante gli ostacoli posti dalla pandemia, alla costruzione di questi corsi che siamo onorati di donare a Terni e al suo territorio».

Pentima

«Ringrazio per l’occasione che ci stata data oggi e prendo consapevolezza di un lungo lavoro che, come ha detto il rettore, è stato anche di ascolto del territorio», ha evidenziato il sindaco di Terni Leonardo Latini. «Sin dai primi incontri con il rettore infatti, era emersa la necessità di un’offerta formativa che fosse qualificata e qualificante, priva di duplicazioni e che fosse fortemente radicata nelle caratteristiche del territorio di riferimento, affinché l’Università, a Terni, non fosse soltanto un fatto culturale, ma anche un punto di riferimento propulsivo per le dinamiche di sviluppo futuro della città». Il sindaco ha poi espresso il suo compiacimento per la volontà espressa dal rettore di valorizzazione della sede di Pentima, e il plauso per la scelta di tematiche quali i materiali e i processi sostenibili, che avranno ampie prospettive di sviluppo nel prossimo futuro, sia in termini di nuove professioni, sia in un’ottica di crescita sostenibile della stessa città di Terni. Il delegato del rettore per la sede di Terni e strutture distaccate Stefano Brancorsini, che in questa occasione ha rappresentato anche la fondazione Carit, nella quale riveste il ruolo di componente del comitato d’indirizzo, ha evidenziato che si tratta di una «giornata importante per il polo scientifico didattico di Terni. La presentazione di nuove iniziative didattiche nel polo ternano è la conclusione di un percorso virtuoso fatto di collaborazione e trasparenza. Il ringraziamento principale va al rettore che ha partecipato personalmente a numerosi incontri con enti ed associazioni del territorio per confrontarsi con esigenze e proposte provenienti dal territorio stesso. Il risultato è l’attivazione di nuovi corsi di laurea che non sono repliche di altri corsi già esistenti a Perugia e che possono dare una nuova identità universitaria a Terni. Il lavoro di collaborazione tra l’università ed il territorio ha stimolato anche la ristrutturazione dei corsi di laurea già esistenti a Pentima (triennale di Ingegneria industriale e magistrale di Ingegneria industriale) per aumentare l’attrattività verso il polo ternano e per andare incontro alle nuove esigenze del mercato del lavoro. Questa attività non si esaurirà con questi nuovi corsi di laurea, ma è lo spunto per fare uncheck-upanche agli altri corsi esistenti a Terni e Narni, sempre con lo spirito di massima condivisione con gli enti e le associazioni del territorio».

Investimento sul Polo ternano

«Siamo soddisfatti nel vedere un cambio di passo nell’impegno dell’Università di Perugia in un territorio molto importante come quello di Terni», ha rilevato il presidente di Confindustria Umbria Antonio Alunni. «Il tema industriale è primario per il futuro sviluppo della nostra regione. L’investimento che l’Università si appresta a fare sul Polo ternano e l’ampliamento dell’offerta formativa, con particolare riferimento ai dipartimenti di ingegneria, riconosce la necessità di formare figure professionali indispensabili alla crescita industriale dell’Umbria. Da parte nostra siamo pronti ad assicurare un impegno forte e costante affinché questi obiettivi vengano raggiunti nel più breve tempo possibile». A conclusione della conferenza stampa è intervenuta la professoressa Carla Emiliani, delegato del rettore per il settore Didattica: «Il lavoro fatto è stato lungo e complesso, volto a raccogliere tutte le esigenze manifestate dal territorio e a declinarle in corsi universitari fondati su una solida squadra di docenti di alto profilo scientifico. Questi corsi vedranno l’impegno di numerosi ricercatori che stanno già svolgendo la propria attività di ricerca a Terni e molti altri che a Terni porteranno i loro laboratori, per sviluppare specifiche attività di ricerca d’avanguardia. Proseguirà, inoltre la collaborazione del territorio, perché si tratta di iniziative formative altamente sperimentali, che vedranno lo svolgimento di numerose attività pratiche presso istituzioni pubbliche e private e in aziende sia del territorio che nazionali e internazionali. Si tratta di una scommessa molto ambiziosa, che sarà realizzata grazie ad una didattica innovativa e modulare, vale a dire disegnata per essere aggiornata e ampliata in relazione alle future esigenze emergenti, a mano a mano che si manifesterà l’esigenza di nuove professionalità e conoscenze. Ringrazio, quindi, il rettore e tutti i colleghi per l’impegnativo e stimolante lavoro svolto: mi auguro – ha concluso – di aver contribuito a costruire, insieme alla Governance e al territorio che ci ha sostenuto e spronato, uno strumento utile alla crescita dell’Ateneo e di tutta l’area ternana».

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