Avrebbe abusato sessualmente della figlia, che all’epoca dei fatti aveva 11 anni ed era affetta da problematiche di carattere psichico, sottoponendola anche a brutali maltrattamenti in ambito domestico. Per questo un 61enne di nazionalità italiana – E.B. le sue iniziali -, residente nell’Orvietano, è stato condannato mercoledì mattina dal gip di Terni, Barbara Di Giovannantonio, a quattro anni e quattro mesi di reclusione.
I fatti sono contestualizzati nel 2019 e, a seguito delle indagini condotte dalla polizia di Stato, la procura della Repubblica di Terni aveva avviato il procedimento penale nei confronti dell’uomo. Che, per gli inquirenti, ha sottoposto la figlia a «prevaricazioni, umiliazioni e minacce» tali da causare in lei «uno stato di permanente e intollerabile soggezione», in un clima familiare «votato al terrorismo psicologico e a violenze di ogni genere». Condotte che avrebbero finito per «minare la crescita e lo sviluppo evolutivo della minore».
Agli atti ci sono finiti alcuni episodi particolarmente pesanti: percosse, cintate e bastonate – sulla schiena, sulle mani e alle gambe – per banali errori scolastici, punizioni per cose senza importanza o perché non massaggiava il padre, con la bambina – tale era all’epoca – maltrattata, umiliata, costretta a stare a casa invece di andare a scuola. Allo stesso modo, ogni qual volta la madre interveniva, lui la allontanava accusandola di essere lei a mettere ‘zizzania’ e impedendo alla coniuge di dedicarsi alla figlia, ad esempio di fare i compiti con lei per insegnarle a leggere e a scrivere.
Poi, le violenze sessuali: consumate, secondo l’accusa che si è vista accogliere in pieno la richiesta formulata in aula dal pubblico ministero Raffaele Pesiri (titolare dell’indagine è stato l’ex procuratore di Terni Alberto Liguori), attraverso ripetuti palpeggiamenti alle parti intime.
Probabile che l’imputato impugni la sentenza in appello attraverso il proprio difensore, l’avvocato Ubaldo Minelli. Il processo – celebrato con le modalità del rito abbreviato – vedeva la minore parte civile attraverso l’avvocato Elisa Esposito: l’entità del danno patito verrà stabilita dal tribunale di Terni in sede civile.