Terni: Aviglianfer, Comune, Calcestruzzi Sabatini & Crisanti al Tar per una tettoia

Maratta – Tutto nasce da un’ordinanza di demolizione del 2009: da palazzo Spada missiva per l’accertamento di inottemperanza a distanza di anni. Si va in tribunale

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di S.F.

Si può bisticciare per una tettoia prefabbricata in piedi da oltre dieci anni nell’area di Maratta Bassa? Certo che sì, a tal punto che si arriva al confronto giudiziario al Tar dell’Umbria. La curiosa storia coinvolge la Aviglianfer di Massimiliano Piacenti & C. snc, il Comune di Terni e, da controinteressata, la vicina C.S.C. srl Calcestruzzi Sabatini & Crisanti: deciderà il Tribunale amministrativo giudiziario sulla struttura al civico 85/E.

L’area coinvolta

La demolizione e l’avviso

Come mai si arriva al Tar per una tettoia già esistente da anni? Semplice, perché da palazzo Spada – era il 22 novembre scorso – è partito un avviso che, in estrema sintesi, ha avviato il procedimento amministrativo per l’accertamento d’inottemperanza di un’ordinanza di demolizione del 2009 a carico della Aviglianfer. Atto subito impugnato per chiederne l’annullamento. Non solo. La società ha tirato in ballo la delibera di consiglio del 29  settembre 2018 legata alla variante parziale al Prg a contenuto complesso «limitatamente alla parte in cui è lesiva della posizione della ricorrente e, in particolare, nella parte in cui dovesse condizionare la destinazione urbanistica dell’area Fd4 alla demolizione del fabbricato esistente e prevedere comparto perequativo con obbligo di piano attuativo». Poi la delibera di cc del 7 ottobre 2019, del 24 luglio 2019 e del 27 settembre 2017, tutto sullo stesso argomento. Gli avvocati coinvolti sono Emiliano Strinati (Aviglianfer), Paolo Gennari (Comune) e Maria Di Paolo (Sabatini e Crisanti).

L’area coinvolta

Il no monocratico

La misura cautelare monocratica è stata respinta dal presidente del Tar Raffaele Potenza. Motivo? «Detta nota si limita ad determinare, pur a seguito dell’avvio del procedimento amministrativo sanzionatorio, la nuova data prevista per il sopralluogo sull’area interessata dalla costruzione, ma non dispone l’inizio di alcuna attività demolitoria, sicchè non emerge il pericolo di alcuna attività che risulti irreversibilmente dannosa nelle predette more della predetta camera di consiglio». Martedì c’è l’udienza collegiale e si vedrà. Nel contempo la Aviglianfer si è attivata per la sanatoria del manufatto e per il momento non è prevista alcuna demolizione in attesa che gli uffici tecnici si esprimano sulla vicenda. A livello processuale invece si va avanti. Da quanto risulta nell’area circostante è in progetto una valorizzazione generale. Per i dettagli c’è da attendere.

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