
Il dottor Massimo Laliscia, attualmente alla guida della divisione polizia amministrativa, sociale e dell’immigrazione della questura di Terni, è stato promosso primo dirigente della polizia di Stato. La decisione è stata formalizzata nel pomeriggio di mercoledì dal consiglio di amministrazione del Dipartimento della pubblica sicurezza, che ha riconosciuto nel suo percorso professionale «un esempio di dedizione, competenza e spirito di servizio».
Nato a Terni nel 1968, Laliscia si è laureato in giurisprudenza presso l’università ‘La Sapienza’ di Roma, per poi perfezionarsi con due master universitari: uno in Progettazione della formazione e direzione degli istituti della polizia di Stato all’Università Cattolica di Milano e uno in Difesa NBCR alla facoltà di medicina de ‘La Sapienza’. Il suo ingresso nella polizia di Stato risale al 1994 come ispettore. Dopo l’esperienza alla Digos di Biella, è tornato a Terni all’ufficio di Gabinetto. Superato il concorso da commissario nel 1999, ha prestato servizio alla questura di Cremona per poi far ritorno in Umbria all’Istituto per sovrintendenti di Spoleto, anche in veste di docente. Successivamente ha ricoperto incarichi al Dipartimento di pubblica sicurezza a Roma, ha diretto la polizia Stradale di Macerata e ha continuato il proprio servizio a Spoleto, prima di tornare nel 2024 a Terni, dove è stato chiamato a dirigere uno degli uffici più delicati e strategici della questura.
La sua promozione a primo dirigente «rappresenta il coronamento di una carriera lunga e brillante, costruita passo dopo passo attraverso l’impegno quotidiano e il senso dello Stato». Per il questore di Terni, Michele Abenante, si tratta di «un riconoscimento meritato per un uomo delle istituzioni che ha sempre servito con competenza, equilibrio e spirito di servizio».