di Fra.Tor.
«Mio figlio 31enne ha una disabilità al 100%, nelle liste di collocamento mirato invece di salire, scende e gli assegni terapeutici tardano sempre ad arrivare. Siamo straziati e sfiniti. Il Comune in tutto questo dov’è?». Questa mamma ad umbriaOn parla di suo figlio Massimiliano affetto da una rara sindrome.
La vicenda
«Massimiliano dal 2007 è iscritto nelle liste di collocamento mirato, ha sempre partecipato a tutti i concorsi destinati ai disabili, del Comune, della Usl, del ministero degli Interni. Non è chiaro come non sia riuscito mai ad aggiudicarsi un posto, anzi nelle liste di collocamento mirato invece di salire in graduatoria, scende. Ma come è possibile? Mi sono venuti dei dubbi, ho pensato anche che alcuni posti di lavori non siano stati assegnati per merito, ma quando ho chiesto di poter accedere agli atti mi è stato negato per motivi di privacy».
La questione-assegni
La mamma racconta poi che «per la sua invalidità, Massimiliano oltre ad una pensione ha diritto agli assegni terapeutici che dovrebbero accompagnare il soggetto fino al suo collocamento, ma anche qui non si capisce perché questi assegni non arrivino mai puntuali. Io sono estremamente preoccupata, mio figlio è demoralizzato e depresso. Siamo soli io e lui, quando io un giorno non ci sarò più lui, senza un lavoro e con una misera pensione, come vivrà? In tutto questo il Comune ci deve dare delle risposte. Dobbiamo poter capire come funzionano queste benedette graduatorie».
La posizione del Comune
L’assessore al welfare del Comune di Terni Cristiano Ceccotti, in merito a quanto detto, precisa che «non è l’ente locale ad occuparsi della gestione delle graduatorie perché è competenza dell’Arpal (l’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro, ndR). Questo non vuol dire che scarichiamo le responsabilità che abbiamo nei confronti dei nostri cittadini, sopratutto quelli più in difficoltà, quindi cercheremo di dialogare in maniera ancora più sinergica con l’Agenzia in modo da riuscire a dare più risposte alle famiglie. Risposte che ogni giorno cerchiamo di dare attraverso i nuovi servizi attivati e quelli rivisti a causa della pandemia».