di S.F.
I centri che si svuotano in termini di esercizi commerciali. Il trend è questo da anni e riguarda gran parte delle città italiane. Terni ovviamente non fa eccezione e basta farsi un giro in centro per rendersi conto della situazione: del tema se ne parla brevemente nel controllo di gestione 2023, approvato nell’ultima seduta di giunta.

La premessa su questo argomento è scontata: «Seguendo una tendenza diffusa a livello nazionale, anche a Terni il numero dei negozi al dettaglio risulta in diminuzione». Poi i dati aggiornati al giugno del 2023: le attività commerciali sono diminuite dalle 1.333 del 2012 alle 1.083 dello scorso. Più pesante la situazione del centro, dove si è registrato un calo del 21,1%. Periferie? Si sfiora un decremento del 18%.
«La contrazione ha riguardato sia le attività commerciali tradizionali (alimentari, libri e giocattoli, abbigliamento, prodotti per la casa), sia i punti vendita di servizi e tecnologia (farmacie, telefonia, computer), in aumento invece in altre realtà», viene puntualizzato nel controllo di gestione 2023. Segno positivo invece per ciò che concerne le attività turistico-ricettive: in centro c’è un +3,5% «grazie all’espansione del numero di ristoranti (ma i bar sono calati) e di forme di alloggio diverse dagli alberghi». Difficile immaginare che la storia possa cambiare a stretto giro.