Carcere confermato per due dei tre arrestati dalla III sezione della squadra Mobile di Terni in seguito alle due rapine compiute la sera del 24 febbraio e quella del 26 febbraio scorsi a Terni. A seguito degli interrogatori di garanzia che si sono tenuti giovedì, il gip Barbara Di Giovannantonio ha inteso confermare la misura cautelare più restrittiva per i due 21enni (G.B. di Terni e D.T. di origini calabresi), mentre il 25enne M.H.M.H.D. – di origini egiziane – si è visto applicare gli arresti domiciliari dallo stesso gip, in luogo del carcere.
I due giovani di nazionalità italiana sono accusati di aver rapinato un operaio – la sera del 24 febbraio, in concorso con il 25enne – ed una donna la sera del 26 febbraio. I legali difensori dei due 21enni, gli avvocati Lorenzo Filippetti (per D.T.) ed Elisa Esposito (per G.B.), si dicono orientati a ricorrere in appello su quanto deciso dal gip, ovvero la conferma della misura custodiale, per ottenere la scarcerazione dei propri assistiti. «Sicuramente ricorrerò in appello – afferma l’avvocato Esposito – stante lo stato di tossicodipendenza certificato del mio assistito che lo rende incompatibile con il regime carcerario». Il 25enne egiziano finito ai domiciliari, è invece difeso dall’avvocato Alessio Pressi.
Circa la rapina ai danni dell’operaio ternano 53enne, la sera del 24 febbraio, quest’ultimo sarebbe stato ‘agganciato’ nel corso della stessa mattinata con la richiesta di una prestazione sessuale – l’uomo eseguirebbe ‘massaggi’ con tanto di pubblicità sul web – e poi, dopo l’appuntamento in un bar cittadino, i tre lo avrebbero fatto salire in auto – una Lancia Y di colore bianco -, minacciato con una pistola, percosso e rapinato. A consegnare i pochi preziosi disponibili è stata la moglie del 53enne, chiamata al telefono e scesa sotto l’abitazione con gli ori, quando il gruppetto ha capito che l’uomo non era in grado di eseguire il bonifico che gli avevano intimato di fare. Poi, dopo la consegna, lo hanno fatto scendere e sono scappati. La rapina del 26 febbraio, invece, è stata compiuta in viale Brin con vittima una donna a cui uno dei due 21enni avrebbe puntato una pistola contro, per poi impossessarsi della sua borsa – dentro pochi spiccioli – e raggiungere il complice che era a bordo dell’auto.
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