Terni, parla la giunta: «C’è cambio di passo»

Il bilancio dei primi sei mesi di attività dell’esecutivo nelle parole del sindaco e degli assessori: «Rimesso ordine. Ora via ai progetti ‘pesanti’»

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Una conferenza-fiume con tutta la giunta – unico assente, il titolare di bilancio e partecipate Fabrizio Dominici – schierata e pronta a fornire una ‘raffica’ di informazioni, più e meno significative, su quanto realizzato dallo scorso luglio ad oggi. In quelli che sono stati i primi ‘quasi sei’ mesi dell’amministrazione Latini a Terni, la prima guidata da un sindaco della Lega.

Spettatori interessati

In aula, silenti ma con le loro giubbe rosse, i lavoratori della ‘Marmore Falls’, il cui destino professionale viene messo in dubbio dal ‘cambio della guardia’ che si profila nella gestione dei servizi turistici della Cascata delle Marmore. Nel pomeriggio di martedì verranno ricevuti anche dal prefetto Paolo De Biagi.

Lavoratori ‘Marmore Falls’ sotto il Comune

La spada di Damocle del dissesto

Ad introdurre gli interventi degli assessori, delineando il contesto, è stato il sindaco Leonardo Latini. «Sembra che siamo qui da lustri per le richieste che ci vengono poste – ha aperto un po’ polemicamente -. Ma ricordo che ci siamo dovuti confrontare, e ci stiamo confrontando, con lo stato di dissesto del Comune. La dichiarazione di bancarotta tecnica è avvenuta il 1° marzo e la giunta si è insediata il 12 luglio. I primi mesi sono stati cadenzati dalla necessità di rispettare le scadenze relative al dissesto, soprattutto per l’approvazione avvenuta il 20 agosto, in giunta, del bilancio stabilmente riequilibrato, per il quale non posso che ringraziare personale, funzionari e dirigenti che hanno lavorato alacremente in un periodo non semplice come quello estivo, seguita dal voto favorevole del consiglio comunale lo scorso 18 settembre».

LA SCHEDA DEL SINDACO LATINI

Bombe, crediti, riorganizzazione

«In tutto ciò – ha aggiunto il primo cittadino – anche l’emergenza bomba dello scorso luglio, ripetutasi nei mesi successivi, ha finito per assorbire le energie degli uffici comunali in un momento delicato. Talvolta a pesare più dei debiti è lo stato di dissesto con tutto ciò che comporta. Sul fronte contabile abbiamo dovuto fare i conti con la mancata riscossione dei crediti, mentre su quello operativo ci siamo trovati di fronte a ripetute omissioni nelle manutenzioni ordinarie, dalle strade alle scuole. Azioni del tutto inattuate a cui abbiamo dato una prima risposta, riportando l’amministrazione in un quadro di regole ben definite, con un occhio alla riorganizzazione della ‘macchina’ comunale. Qui le professionalità di alto profilo non mancano ma l’ente necessita di un nuovo modello organizzativo a cui stiamo lavorando, dopo essere intervenuti su alcuni ‘micro aspetti’ relativi a singoli uffici».

«Il cambio di passo c’è»

Detto delle difficoltà, il sindaco Latini rivendica comunque «il cambio di passo, di prospettiva, di approccio che l’amministrazione ha saputo imprimere in questi sei mesi. Un cambio di passo radicale sui temi ambientali, della scuola, delle manutenzioni, dei lavori pubblici e della cultura. Mai la città aveva partecipato in maniera così corale alle iniziative organizzate. E credo sia un bel segnale».

La sicurezza

Fra le deleghe in capo al primo cittadino c’è quella sulla sicurezza: «Oltre ad intensificare il coordinamento con la prefettura, con una presenza costante e attiva a tutti i tavoli istituzionali, abbiamo attuato specifici progetti sui fronti della prevenzione ma anche della diffusione di una nuova cultura civica. Il decreto-sicurezza ci fornirà nuovi e importanti strumenti. La polizia locale potrà sperimentare anche dispositivi elettrici (il taser, ndR) mentre sono allo studio accordi con i gestori dei pubblici servizi per prevenire fenomeni delittuosi. Il contrasto all’accattonaggio molesto si concentrerà anche su chi sfrutta la povertà mentre sul piano tecnologico stiamo compiendo passi avanti, dall’incremento della video sorveglianza alla nuova centrale operativa della polizia locale, che riteniamo importanti per la collettività».

LA SCHEDA DELL’ASSESSORE DOMINICI

Bilancio e partecipate

Stante l’assenza dell’assessore Dominici, il sindaco si è soffermato brevemente sui temi contabili, evidenziando comunque «la drastica riduzione dei tempi di pagamento dell’ente registrata nel 2018» e «la ridotta esposizione debitoria che ci fa auspicare un’uscita dallo stato di dissesto più rapida dei cinque anni previsti. Vanno in questo senso anche i verbali di riconciliazione debiti sottoscritti con il Sii ed Asm, così come gli indirizzi che l’amministrazione ed il consiglio comunale si sono dati sulle ‘partecipate’».

LA SCHEDA DELL’ASSESSORE GIULI

Cultura: «C’è fermento»

Da Andrea Giuli, assessore alla cultura, una raffica di dati su quanto compiuto finora: «Fra mostre organizzate e co-organizzate, in calendario fino al prossimo giugno, abbiamo messo in campo una serie di eventi di respiro nazionale e internazionale. Presto partirà poi l’operazione di restauro e recupero, legata al bando emesso dalla Fondazione Carit, di ben 37 stemmi araldici della città. E in tema di restauro, la sala ‘Apollo e Dafne’ di palazzo Carrara potrà finalmente tornare al suo antico splendore». E poi, la nuova convenzione sottoscritta con l’istituto ‘Briccialdi’, la partecipazione all’organizzazione del museo diffuso dei plenaristi, l’organizzazione della parte ternana di ‘Umbria Libri’ con 1.200 presenze, il ‘mapping art’ che (tramite Agenda Urbana) sarà operativo entro il primo semestre del 2019. «Direi poi che senza un euro, siamo riusciti a mettere insieme un Natale fatto di alberi, strade ed edifici illuminati e circa 50 appuntamenti tutti partecipati». Ora si punta al San Valentino – «a breve presenteremo la prima edizione del ‘Valentine Fest’ che vedrà in campo artisti, studiosi, filosofi, sociologi» – mentre sul Cantamaggio, Giuli spiega che «il Comune ha miracolosamente messo a disposizione una piccola posta per la sfilata dei carri. C’è in corso una trattativa con l’ente da cui attendiamo una risposta».

LA SCHEDA DELL’ASSESSORE CECCONI

«Terni bloccata per due anni»

Dalla cultura al welfare, l’assessore Marco Cecconi punta sulla «discontinuità con il passato, nell’ambito di servizi che vedono impiegate tante professionalità in grado di mettere in campo, con entusiasmo, uno sforzo corale. Abbiamo approvato il nuovo regolamento comunale – aggiunge – e definito la proposta di legge regionale sulle case popolari, abbiamo messo a punto il piano di riqualificazione e di efficientamento energetico degli edifici di edilizia residenziale pubblica con investimenti ingenti e la possibilità di recuperare nuovi spazi. Sulle politiche per l’immigrazione e l’integrazione, dove c’è chi non vuole applicare le leggi dello Stato, noi siamo passati attraverso l’attenta verifica dei 5 milioni di euro che in tre anni questo Comune ha dedicato agli ‘Sprar’. Uno di questi progetti è stato cessato per ragioni sia tecniche ma anche perché il numero degli operatori era superiore a coloro che venivano accolti. Terni è stata per almeno 24 mesi senza governo e qualsiasi attività a cui abbiamo messo mano va inquadrata in tale contesto. Parliamo di due anni di blocco delle attività amministrative, compresa l’assegnazione delle sedi dei centri sociali».

LA SCHEDA DELL’ASSESSORE MELASECCHE

Irrompe Melasecche

È toccato poi ad Enrico Melasecche (lavori pubblici, urbanistica) snocciolare progetti e numeri, partendo da un presupposto: «Fra i temi fondamentali dei prossimi anni c’è il ruolo di questa città nel contesto regionale, dell’Italia mediana e nazionale. Per questo abbiamo aperto dialoghi costruttivi con i territori del Lazio, della fascia intermedia che va dal mar Adriatico al Tirreno. Da febbraio in poi svilupperemo proposte e idee nell’ambito di diversi convegni». Ma è sul piano operativo che Melasecche scioglie le briglie: «Stiamo lavorando seriamente alla bretella di Terni Est, abbiamo riaperto dopo anni il tema della Terni-Spoleto perché la nostra città non può essere collegata alla miliardaria ‘Quadrilatero’ attraverso una strada – la Flaminia – che è quella degli antichi romani e dove gli incidenti gravi si ripetono. Vogliamo poi rivedere il progetto della ‘bretella nord’ della Flaminia, perché oggi via Narni ‘scoppia’ e vanno studiate soluzioni alternative per quella parte di città». E poi, in fila, doppio appalto sulla biblioteca per risolvere infiltrazioni e cornicioni cadenti, apertura della Gabelletta-Maratta («e vogliamo realizzare in pochi giorni, con le risorse che ci spettano, un nuovo ponte finalmente a norma ed efficiente), l’appalto per la fontana di piazza Tacito («con l’assessore Salvati lavoriamo per riportare quella piazza agli antichi fasti, oggi visibili solo sulle cartoline di Alterocca»), il percorso trekking Staino-Cascata («dal primo tratto fino a Cervara, al suo completamento»), i giardini Miselli rimessi a posto, l’illuminazione del parco Ciaurro e via dicendo.

LA SCHEDA DELL’ASSESSORE FATALE
LA SCHEDA DELL’ASSESSORE ALESSANDRINI

Commercio, polizia locale, scuola

A seguire è toccato ai colleghi Stefano Fatale (commercio, polizia locale), Valeria Alessandrini (scuola e servizi educativi), Benedetta Salvati (ambiente, rifiuti, mobilità e trasporti), Elena Proietti (sport) e Sonia Bertocco (risorse umane, innovazione) illustrare quanto fatto da luglio ad oggi. Se per l’assessore Fatale il successo dell’8° edizione di Terni On, così come l’incrementata – a dirlo sono i numeri – attività della polizia locale su più fronti, testimoniano il «cambio di passo» a cui fa riferimento il sindaco, per l’assessore Alessandrini «lo sblocco dei pagamenti delle cedole per i libri di testo delle elementari, dopo anni di sfiducia dei librai verso il Comune, così come le pratiche di pagamento dei ‘buoni libro’ per 672 famiglie ternane, le sottoscrizioni assicurative e il progetto per la creazione di un asilo ‘aziendale’ con un investimento di 200 mila euro» dicono che la situazione «è già nettamente diversa rispetto al passato». Anche se molto resta da fare.

LA SCHEDA DELL’ASSESSORE SALVATI

Ambiente, salute, verde

Sul piano ambientale, materia della Salvati, molto ruota attorno al piano quinquennale (Prat) presentato alla fine di ottobre che prevede interventi per migliorare la qualità dell’aria (teleriscaldamento, conversione a metano degli impianti comunali a gasolio, efficientamento energetico degli edifici, il piano urbano per la mobilità sostenibile in corso di redazione, nuove piste ciclabili e bike sharing), lo studio del rapporto fra condizioni ambientali e salute dei cittadini, i passi avanti nella definizione dei piani di bonifica del Sin Terni-Papigno e dei Sir, il monitoraggio delle attività di Ast e una raccolta differenziata che nel 2018 a Terni ha raggiunto il 74,64%, in attesa dell’applicazione della tariffa puntuale. In questo contesto il progetto ‘Terni Verde 2018-2023’ rappresenta una risposta anche agli abbattimenti di piante che si sono resi necessari per ragioni di sicurezza.

LA SCHEDA DELL’ASSESSORE PROIETTI
LA SCHEDA DELL’ASSESSORE BERTOCCOALLEGATO

Fra sport e ‘macchina’ comunale

Per Elena Proietti, decisiva sarà l’attuazione del progetto ‘Terni città dello sport’ recentemente rilanciato dal sindaco anche nell’ottica della creazione di una ‘città dello sport’ a ridosso dello stadio ‘Liberati’. Un obiettivo che non può prescindere dalla definizione di un fitto calendario di eventi e manifestazioni sportive di respiro nazionale e internazionale, in grado di attivare un ‘circolo virtuoso’ fra attività ricettive, turismo, ospitalità e immagine del territorio. «In questo senso il nostro sostegno a quelle realtà associative che dimostrano e dimostreranno capacità organizzative, è massimo». Infine l’assessore Bertocco, che fra interventi urgenti – dettati dall’esigenza di riposizionare professionalità in base alle ’emergenze’ e una pianta organica dirigenziale dimezzata – e strutturali, conta di definire entro marzo la nuova macro-organizzazione dell’ente, con la ‘micro’ che potrebbe vedere la luce entro giugno. Fra gli obiettivi c’è la semplificazione delle procedure e una ridefinizione della ‘macchina’ comunale, tali da rilanciare – pur in un contesto ancora critico – le attività dell’ente e il suo rapporto con la città.

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