Quella telecamera è in funzione dal 15 giugno. Per un mese ha solo ‘fatto le prove’, ma a metà luglio ha iniziato a registrare ed inviare le immagini al ‘cervellone’ che sta all’ex Centro Multimediale.
Le multe Cervellone che, se non si ha il permesso di accesso alla zona a traffico limitato, in automatico prepara le relative multe. E quella telecamera – posizionata all’ingresso all’area pedonale di corso Vecchio, in piazza Corona – di targhe di macchine che sono passate sotto di lei ne ha immortalate tante. E il cervellone, di conseguenza, ha lavorato senza sosta. Tanto che adesso c’è un sacco di gente fuori da grazia di Dio.
«Nessun avvertimento» Tutta gente che abita in pieno centro – tra corso Vecchio e le piccole vie limitrofe – e che si sono viste recapitare a domicilio – «il postino mi ha detto che ne ha portate più di cento solo oggi, racconta uno dei multati» – un mucchio di lettere contenenti l’avviso e il relativo bollettino postale: «Io devo pagare circa 70 euro – chi racconta questa storia a umbriaOn abita in via dell’Ospedale – ma ho sentito di multe anche da 90 euro». E tutti contestano soprattutto il fatto che «se ci sono state delle modifiche al regolamento, nessuno di noi, che siamo tutti titolari di un permesso di accesso alla zona a traffico limitato, è stato avvertito. Mentre sono sempre molto rapidi a chiederci di versare la ‘quota’ annua per lo stesso permesso».
Nasce un comitato Tanto che i multati si stanno organizzando: «Sabato siamo andati al comando dei vigili urbani – raccontano – perché volevamo parlare con il comandante, ma non è stato possibile. Lunedì mattina andremo a palazzo Spada e, intanto, contiamo di organizzarci in comitato e dare mandato ad un legale. Perché sulle multe abbiamo trovato scritto che non avremmo il permesso di circolare, ma quel permesso invece noi lo abbiamo». E prennunciano una valanga di ricorsi o, forse, uno collettivo.
