Progetti Sprar di nuovo fra i temi ‘caldi’ della politica che, come nel caso del Comune di Narni, diventa anche cronaca giudiziaria. A Terni sia Fratelli d’Italia, con il capogruppo in consiglio comunale Orlando Masselli, che la Lega con il consigliere regionale e comunale Emanuele Fiorini, assicurano «massima attenzione e chiarezza sulle passate gestioni».

Fratelli d’Italia
«L’attenzione nei confronti dei progetti Sprar – afferma Masselli – resterà molto alta e, così come è accaduto nella precedente consiliatura, proseguiremo nel monitoraggio e nella verifica dell’efficacia attraverso un assiduo sindacato di controllo sugli atti e le azioni poste in essere, considerando l’entità complessiva dell’investimento di denaro pubblico a disposizione per l’accoglienza dei richiedenti asilo». Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Comune ricorda in particolare «le interrogazioni e gli atti posti in essere dal precedente gruppo consiliare di FdI tramite Marco Cecconi che oggi è l’assessore che si occupa, tra le altre, delle materie attinenti lo Sprar. Si tratta di materie delicate, con aspetti sensibili e risorse pari a circa 5 milioni di euro in tre anni. Per questo, nelle scorse settimane, abbiamo ritenuto doveroso chiedere un accesso agli atti affinché la verifica di ogni profilo della gestione del progetto, che l’assessore ha già provveduto opportunamente a ridurre per la categoria del disagio mentale, possa essere compreso da tutti i cittadini che lo finanziano con le proprie tasse e verificato nella massima trasparenza».

La Lega
Allo stesso modo Fiorini annuncia di aver «inoltrato richiesta ufficiale di accesso agli atti al fine di ottenere i documenti che riguardano l’attività dei progetti per richiedenti asilo finanziati dall’amministrazione comunale
di Terni negli anni dal 2014 al 2017. La richiesta è stata inoltrata al dirigente della sezione politiche sociali, all’assessore alle politiche sociali e al segretario comunale. Di recente, tramite esposto alla procura – aggiunge Fiorini – ho messo in evidenza alcune irregolarità relative ai progetti Sprar del territorio narnese-amerino sui quali ora sta indagando la magistratura. Adesso voglio verificare anche i dati relativi ai progetti Sprar di Terni per cercare di capire come sono state spese le risorse investite. Ho richiesto tutti i verbali dei dipendenti comunali coinvolti, gli ordini di servizio degli stessi nel periodo 2014-2017, la rendicontazione finale delle spese sostenute e inviate al Servizio Centrale negli stessi anni per i progetti Sprar ordinari, minori stranieri non accompagnati e disagio mentale. È arrivato il momento di scoprire come sono stati spesi i soldi dei cittadini e se esistono incongruenze tra i progetti e la loro reale esecuzione».