Riceviamo e pubblichiamo
di D.V.
La scuola. Un’istituzione che oggi appare fragile, incapace di trasmettere il sapere e di educare i giovani, rischiando talora di cadere in un limbo di sopravvenuta inutilità. Ciò perché, evidentemente, non più in grado – anche per le continue riforme e controriforme subite – di far fronte alle sfide di una società in cui la conoscenza pare non valere più il tempo, l’impegno e la pazienza necessari per imparare.
Non così nel passato che fu, quando il rispetto verso i docenti era totale e la voglia di apprendere e comprendere era una scelta condivisa e desiderata e quando il coinvolgimento tra compagni di classe era la benzina per far funzionare il sistema. È per questo che per noi, giovani coi capelli grigi, allorché si tratti di ritrovarsi, di incontrarsi e di ricordare le ore passate assieme tra i banchi e fuori, tutto diventa una festa, seppur breve, del tipo ‘metti una sera, a cena…’.
A trent’anni dal nostro diploma ci è parso giusto dare un po’ di lustro aggiuntivo a un anniversario che, a pensarci bene, sembra esserci piombato addosso con tutta l’incredula preparazione di dover tagliare cotanto traguardo. Eravamo un bel gruppo di ragazzi e ragazze, noi altri della 5⁰D dell’ITC ‘Federico Cesi’, in quel 1994 che ci vide raggiungere la maturità.
Oggi siamo sempre noi, in veste di uomini e donne consapevoli di aver affrontato sfide piccole e grandi, vincendole il più delle volte e magari perdendone alcune, com’è giusto che sia. Sfide che ci hanno resi quel che siamo. Augurando il meglio a chi, oggigiorno, si trovi tra i banchi al posto nostro. Voglio dedicare un pensiero a coloro con cui allora trascorsi tante ore di lezione, tra un’interrogazione e un compito in classe, tra una ‘gita’ e un’assemblea, citando Andrea Camilleri: «C’è tutta una letteratura sul fatto dei due vecchi compagni di scuola che si incontrano da adulti e poi uno dei due non riconosce l’altro e finge invece di ricordarsi benissimo. A me questo non è mai capitato, io mi sono sempre ricordato dei compagni di scuola, a cominciare da quelli delle scuole elementari e quelli del liceo. Non quelli dell’università, perché all’università si hanno compagni spuri, ma quelli che erano compagni di classe veri, quelli vicini di banco, quelli che stanno dietro, quelli sì che te li ricordi». Come dargli torto?
P.S. Alla rimpatriata della ‘storica’ 5°D dell’ITC ‘Federico Cesi’ diplomatasi nel 1994 erano presenti: Michela Moretti, Monia Catanzani, Francesco Celi, Anna Laura Di Fonzo, Ylenia Ceccarelli, Milena Carinelli, Francesca Sisani, Raffaella Fabrizi, Matteo Trabalza, Alessandra Giovannetti, Simona Frascarelli, Andrea Pucci, Francesca Bertini, Silvia Corradini, Edoardo Guerra, Giorgia Granati, Alessia Salvucci, Valentina Pasqualini, Daniele Venturi.