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Si è tenuta martedì mattina a Terni la cerimonia per ricordare l’appuntato della polizia di Stato Cesare Mazzieri, a 46 anni dalla sua scomparsa. Presenti, oltre al vice questore vicario Luca Sarcoli ed ai funzionari della questura di Terni, i familiari del poliziotto morto in servizio il 31 ottobre del 1977. «Quella mattina – ricorda la questura ternana – tre banditi assaltarono la Banca Popolare di Novara di via Mazzini, riuscendo ad impossessarsi di circa ottanta milioni di lire. Stavano per aprire la cassaforte quando notarono la Volante della polizia di Stato dinanzi alla banca. Facendosi scudo del cassiere e di due clienti, i rapinatori uscirono all’esterno e fecero fuoco contro l’auto della Volante, forando una gomma; l’appuntato Mazzieri scese a terra e venne colpito al fianco da due proiettili calibro 22. Gli altri agenti non aprirono il fuoco per timore di colpire gli ostaggi e di questo approfittarono i criminali per fuggire a bordo di un’auto; due degli ostaggi riuscirono a scappare mentre il secondo venne liberato dopo poche centinaia di metri. L’autovettura venne ritrovata nei pressi della stazione ferroviaria di Terni, con la pistola che aveva ferito l’appuntato. Immediatamente trasportato in ospedale, Cesare Mazzieri morì in seguito ad un blocco renale e a continue emorragie interne, dopo un’operazione durata quattro ore. Nella cerimonia di commemorazione di questa mattina, sotto la targa posta proprio davanti all’ex sede della banca, il vice questore vicario Sarcoli ha ricordato il sacrificio estremo del giovane poliziotto ternano, deponendo un mazzo di fiori insieme ai suoi familiari in sua memoria».