Non serve andare troppo indietro nel tempo – il rogo alla Ecorecuperi di Vascigliano risale al 2009 – per comprendere la rilevanza di un tema, quello della gestione dei rifiuti, per un intero territorio, anche dal punto di vista della salute e della sicurezza pubblica. I recenti fatti alla ‘Biondi’ di Ponte San Giovanni (Perugia) hanno infatti portato ad una ‘ondata’ di controlli un po’ ovunque. E anche a Terni i carabinieri forestali, su impulso del comando generale dell’Arma, hanno messo e stanno mettendo in atto verifiche capillari in diversi impianti.
Zona industriale sotto la lente
Sotto la lente dei militari coordinati dal colonnello Paolo Lepori, ci sono infatti finiti i principali impianti di stoccaggio e deposito di rifiuti potenzialmente infiammabili, dislocati soprattutto fra le zone industriali di Maratta e Sabbione. Accertamenti volti a ‘stanare’ eventuali irregolarità da parte di chi continua, ad esempio, ad accumulare pericolosamente rifiuti all’interno di capannoni e che, magari – in questo senso il contributo dei vigili del fuoco in termini di verifiche è decisivo – non può contare neppure su impianti antincendio a norma. Proprio martedì i carabinieri forestali di Terni hanno raggiunto l’Asm, ponendo l’attenzione sia sull’impianto di trasferenza che su quello di ‘trasbordo’ dei rifiuti solidi urbani.
«’Stanare’ gli irregolari»
«Si tratta – spiega il colonnello Lepori – di un’attività preventiva, volta a ridurre il rischio che possano verificarsi incidenti analoghi ad altri già avvenuti altrove, anche in Umbria. L’attenzione in questo senso deve restare massima e il nostro contributo va proprio in tale direzione, anche per scoprire coloro che continuano a stipare qualsiasi tipo di materiale in spazi del tutto inadatti». Un’azione che fa seguito anche a quanto indicato nelle score settimane dal procuratore di Terni, Alberto Liguori, che ha anticipato un ‘giro di vite’ sul fronte ambientale e della salute pubblica con accertamenti in diverse imprese del ternano.