Sono state diverse le sanzioni amministrative elevate dalla polizia di Stato a Terni durante l’ultimo fine settimana. I controlli, disposti dal questore Roberto Massucci, in linea con quanto disposto dal prefetto Emilio Dario Sensi, hanno riguardato non solo il capoluogo, ma anche il territorio di Amelia – che ha fatto registrare in questi giorni un’impennata di contagi da Covid-19 -, d’intesa con il sindaco amerino Laura Pernazza. Primo obiettivo degli accertamenti delle forze dell’ordine, era quello di verificare il rispetto delle normative finalizzate al contenimento del coronavirus. Accanto a questo, l’esigenza di contenere e reprimere il consumo e lo spaccio di droga ed i reati predatori.
Sanzioni a raffica
Venerdì 29 gennaio il personale della divisione amministrativa della questura ha sanzionato quattro avventori e due dipendenti di un locale del centro di Terni, già ‘colpito’ da multe a fine novembre. Il locale – riferisce la questura – «era aperto e con la serranda abbassata. Aveva continuato a servire i clienti, in uno spazio interno peraltro molto ridotto, ben oltre le ore 18 e senza mantenere le distanze interpersonali, in palese violazione del divieto di assembramento». A due dei quattro clienti è stato contestato anche il consumo di bevande all’interno dell’esercizio e, agli esercenti, l’aver effettuato attività di somministrazione non consentita nella Regione Umbria, oltre a non aver esposto il cartello riportante il numero massimo delle persone consentito all’interno del locale.
Una notte in albergo costata ‘cara’
La squadra Volante ha invece sanzionato quattro cittadini rumeni perché, durante un normale controllo nel centro cittadino, sono risultati residenti a Spoleto ed avevano passato la notte in un albergo della città, violando le norme anti-contagio. Per loro è scattata la multa da 400 euro.
