di S.F.
Costo unitario da 135 euro – oltre Iva -, di cui 75 per lo specchio stradale ed i restanti 60 per i supporti di installazione. È l’esborso stabilito dal Comune di Terni per il posizionamento nel territorio comunale degli specchi stradali/parabolici: il curioso atto, legato alla sicurezza stradale, è stato approvato per procedere ad una generale valutazione, programmazione e, in caso di necessità, sostituzione/installazione a servizio delle aree a maggior criticità. Le risorse? Limitatamente rispetto a quelle disponibili per il 2023.
LA ‘SPECCHIERA ARTIGIANALE’ IN PIAZZALE MARINAI D’ITALIA
Chi se ne occupa
Se ne occuperà l’ufficio viabilità ed in particolare la nuova posizione organizzativa – Angelo Porchetti è in pensione dall’estate, si attende il sostituto – per il settore. Bene, ma per le richieste come funziona? Se riguarda un’area pubblica, ci sarà un sopralluogo da parte dell’ufficio in questione con possibile e il costo sarà a carico del Comune. Se invece è per «semplice scopo di sicurezza» per un’uscita da passo carrabile o strada privata l’esborso sarà in capo al soggetto richiedente. «Lo specchio parabolico stradale, pur non rientrando nella categoria della segnaletica stradale propria, risulta comunque essere un elemento aggiuntivo funzionale alla sicurezza stradale, laddove le situazioni oggettive – viene specificato – della visibilità stradale lo rendano essenziale e comunque di ausilio per la visibilità ai veicoli in circolazione, considerandolo quale accessorio mitigante il rischio in specifiche condizioni». Diversi gli input presentati nel corso del tempo su questo fronte. Motivo di tutto ciò? La chiara regolamentazione dell’installazione degli specchi parabolici stradali visto che sul decreto legislativo 285/1992 non figura. Firmano la comandante della polizia Locale Gioconda Sassi e l’assessore Marco Iapadre.
«Misura accessoria»
Interviene sul tema il capogruppo FI a palazzo Spada Francesco Maria Ferranti: «Esprimo soddisfazione per l’atto di indirizzo politico con il quale l’assessore all’urbanistica ha inteso intervenire in città con una misura non obbligatoria, ma accessoria per rendere più sicure le strade cittadine dal punto di vista della viabilità. In effetti gli specchi agli incroci non sono obbligati dal codice della strada e un tempo erano le circoscrizioni ormai abolite a seguire queste piccole manutenzioni ordinarie, che però possono dare risposte concrete ai cittadini. Personalmente ho fin dall’inizio di questa consiliatura – conclude – sollecitato verso questa scelta virtuosa di andare a rendere più sicuri con gli specchi gli incroci e le intersecazioni più critiche in città».