Terni, teatro ‘Verdi’: «Passi avanti ma i dubbi sono irrisolti»

Tommaso Giani (‘Terni Valley’) plaude al nuovo progetto ma chiede al Comune di chiarire se le risorse sono sufficienti e quale teatro la città deve attendersi

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di Tommaso Giani
Associazione ‘Terni Valley’

La storia del teatro ‘Verdi’ ha vissuto ieri (martedì, ndR) un passaggio importante, con la definizione della proposta dello studio AMAA di Venezia come progetto vincitore del concorso pubblico indetto lo scorso aprile. Ai vincitori vanno, innanzitutto, le nostre congratulazioni. Il fatto che l’annosa vicenda del nostro teatro comunale possa trovare progressivamente un percorso di risoluzione è un fatto che reputiamo indubbiamente positivo. La mancanza di un polo culturale fondamentale come il ‘Verdi’ è una ferita dolorosa per Terni, che deve essere sanata nella maniera migliore e più rapida possibile.

TEATRO VERDI TERNI: «ECCO COME SARÀ»

Non vogliamo entrare in questioni tecniche progettuali per le quali non abbiamo competenze, ma non possiamo non ribadire alcune perplessità che, a tutt’oggi, non hanno trovato chiarimenti o risposte da parte dell’amministrazione comunale. In particolare, in ragione di quanto chiaramente esplicitato nel bando di concorso, ci chiediamo quale ‘Verdi’ effettivamente vedremo tra qualche anno, dal momento che, ad oggi, sono disponibili 4.656.783 euro di euro (per il primo stralcio) sugli oltre 12 milioni che la stessa amministrazione ha indicato nel capitolato di gara come necessari per portare a compimento definitivo la sua ristrutturazione. Per di più, si si tratta di un primo stralcio funzionale che deve, con meno della metà dell’importo complessivo stimato, rendere il teatro pienamente operativo, fruibile, ed ampliato nella struttura dalla presenza del cosiddetto ‘ridotto’ da 200 posti.

Siamo consapevoli che governare metta tutti di fronte alla necessità di confrontarsi con la limitatezza, per non dire scarsezza, di risorse economiche, massimizzando quelle a disposizione. Tuttavia, ci chiediamo davvero cosa sarà dopo questa prima parte di lavori (nel caso di superamento positivo delle procedure ancora rimanenti, tra cui il vaglio della Soprintendenza e l’approvazione della fattibilità economica). Quale ‘Verdi’ avremo di fronte? Dove ha intenzione l’amministrazione comunale di reperire le ingenti risorse già previste ma non ancora a disposizione? Su questo è doveroso un atto di massima chiarezza, perché la volontà di tagliare un traguardo (e di trarne, anche legittimamente, oneri e onori) non può prescindere dal risultato reale (e realistico) di questa vittoria.

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