di Fra.Tor.
«Chiudere o trasformare l’attività? Noi abbiamo deciso per la seconda opzione, investendo tempo e denaro perché crediamo ancora nel futuro della nostra città». Virginia Garagnani e il marito Pietro Livi hanno trasformato quello prima era un ‘alimentari di vicinato’, in largo Cairoli a Terni, in un ‘orto in tavola a km 0’ con i prodotti della loro azienda agricola, «la prima ad avere un punto vendita nel centro storico della città».
I prodotto dell’orto in pieno centro
«La nostra azienda ha due peculiarità. La prima è quella di sfidare quanto sta accadendo attualmente sul mercato – raccontano Virginia e Pietro – sopratutto in questa zona del centro con un cantiere aperto da anni che sta creando enormi disagi ai commercianti, e invece di chiudere trasformare l’attività, perché abbiamo fiducia in questa nuova amministrazione e crediamo nel futuro della città. La seconda è essere caratterizzati dal fatto di utilizzare gli Em, ovvero i microrganismi effettivi. In natura, con la fotosintesi, più di un quarto degli zuccheri che vengono prodotti dalla pianta viene ridistribuito nel terreno per nutrire non soltanto le radici ma anche tutto quello che sta intorno. Questi microrganismi vivono da sempre nel terreno, sia in presenza di ossigeno che in assenza, quindi autoconcimano la terra, la fertilizzano, per far sì che crescano meglio le radici e quindi la pianta più sana e più in forza. Tutto questo va oltre quelli che sono i parametri tradizionali della cultura biologica. Ecco, noi produciamo e vendiamo le cose più naturali possibile».
Uno spazio per diverse realtà agricole
Virginia aveva «un orto in un terreno di famiglia, tra Piedimonte e Colle dell’Oro, con acqua sorgiva, da qui l’idea di dare vita all’azienda agricola e trasformare l’alimentari in punto vendita dei nostri prodotti. L’obiettivo ora – conclude – è quello di mettere a disposizione questo spazio anche ad altre realtà agricole del territorio, con la speranza che entro la fine dell’anno ci sia una svolta per i lavori nella piazza e che questa parte del centro torni a rivivere come in passato».