Ancora una sospensione della licenza per un locale/esercizio commerciale cittadino, tre ne contiamo nel mese di ottobre, da parte del questore Luigi Mangino. Questa volta è toccato ad un pub di vico dell’Olmo, centro storico di Terni, che lo stesso questore ha chiuso per dieci giorni. La misura è stata eseguita ieri mattina e fa seguito all’istruttoria condotta dalla Divisione polizia amministrativa di via Antiochia.
«Dai controlli effettuati dalla squadra Volante in collaborazione con la polizia Locale – spiega la questura in una nota -, durante i servizi di ordine e sicurezza pubblica è stata accertata la somministrazione di bevande alcoliche a minorenni». Sempre la polizia di Stato aggiunge che, ai fini dell’accertamento, «un contributo importante è stato dato anche dai cittadini che hanno segnalato una ripetuta situazione di ‘disordine’ civico fino a tarda notte».
Una chiusura, quella decisa dal questore Mangino, «assolutamente necessaria per dissuadere il ripetersi di simili accadimenti e per reprimere all’origine comportamenti che per loro stessa natura sono da considerare pericolosi, tanto più se riguardano minorenni».
La stessa sorte – sospensione della licenza per dieci giorni – era toccata, lo scorso 18 ottobre, ad un locale di vico dell’Olmo, sempre per somministrazione di alcolici a minori, frequentazione da parte di persone con precedenti penali e di polizia, frequenti interventi delle forze dell’ordine. Il 23 ottobre invece, in via Eugenio Chiesa, è stato chiuso per quindici giorni un locale ‘etnico’, teatro di un’operazione antidroga da parte della polizia di Stato. Operazione nel corso della quale è stato arrestato un 32enne della Nigeria, trovato in possesso di circa 30 grammi di cocaia e poco meno di 300 euro in contanti.
Tornando alla zona di vico dell’Olmo/largo Ottaviani, invece, dopo l’arresto del 17enne sorpreso lunedì pomeriggio a spacciare hashish dalla squadra Mobile, nel tardo pomeriggio di mercoledì l’area è stata oggetto di un altro ‘blitz’, questa volta ad opera della Volante, con numerosi giovani – almeno quelli che non se la sono data a gambe – identificati.
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