Qualche bicchiere di troppo, una retromarcia non proprio perfetta nel parcheggio del condominio e si è ritrovata denunciata – e a processo – per guida in stato di ebbrezza aggravata dal fatto di aver causato un ‘incidente stradale’. Alla fine il giudice l’ha assolta.
Retromarcia La vicenda riguarda una donna ternana di 76 anni che vive in via Brodolini. L’episodio ‘incriminato’ risale al febbraio del 2014: dopo essere uscita di casa, era salita in auto per andarsene ma durante la manovra per uscire dal parcheggio, era finita in retromarcia contro un’altra auto. Una vicina, a cui la scena non era sfuggita, aveva subito chiamato la polizia municipale.
Alcol test Giunti sul posto, gli agenti l’avevano rintracciata – nel frattempo l’anziana era rientrata in casa – e sottoposta ad alcol test. Il risultato era stato uno 0.94 tutt’altro che irrilevante, anche se di poco oltre la soglia (0.80) che comporta conseguenze penali per guida in stato di ebbrezza. Conseguenze: sospensione cautelare della patente, 180 giorni di fermo amministrativo dell’auto, sequestro del mezzo ai fini della confisca e denuncia a piede libero con l’aggravante dell’incidente causato.
Assolta Alla fine l’anziana, assistita nell’iter legale dall’avvocato Francesca Carcascio del foro di Terni, è finita a processo. Venerdì scorso il giudice Angelo Matteo Socci l’ha assolta sulla base dell’articolo 131 bis del codice penale – legato alla ‘particolare tenuità del fatto’ – e in ragione dello stato di incensuratezza dell’anziana.
Sentenza innovativa Ma il giudice è andato anche oltre: a fronte di una richiesta di sospensione di un anno della patente formulata in aula dal pubblico ministero (l’anziana aveva scontato già una sospensione cautelare di quattro mesi), lo stesso ha deciso di non applicare alcuna sanzione accessoria. Una decisione fondata sulla normativa europea che dà rilevanza agli aspetti sostanziali piuttosto che a quelli formali.
Valutato il caso concreto In pratica, andando oltre il codice della strada in base al quale un incidente causato da ebbrezza alcolica è tale sia se avviene sotto il cortile di casa che in autostrada, escludendo benefici in ogni caso, il giudice ha valutato la concreta sostanza dell’accaduto, disapplicando la sanzione accessoria della sospensione della patente, ricondotta nell’ambito della pena sulla base della normativa comunitaria.