Terni, weekend: chiudono tre zone simbolo della ‘movida’

Largo Ottaviani, largo Giannelli e il parco della Passeggiata. Lo comunica la prefettura dopo il Cosp di mercoledì. Provvedimenti validi almeno nei fine settimana

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«In considerazione dell’evolversi dell’emergenza sanitaria è stata concordata l’opportunità di adottare mirati provvedimenti di chiusura, specie durante il fine settimana, di talune aree del comune capoluogo – largo Ottaviani, largo Giannelli e il parco ‘La Passeggiata’ – che, di recente, sono state maggiormente connotate da fenomeni di assembramento, nonostante la vigenza delle disposizioni governative che hanno previsto la temporanea chiusura di bar e servizi di ristorazione».

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Il tavolo

Questo uno dei passaggi centrali della nota diffusa mercoledì pomeriggio dalla prefettura di Terni, in seguito al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che, coordinato dal prefetto Emilio Dario Sensi, si è tenuto nel corso della mattinata in modalità ‘online’. Presenti rappresentanti dei comuni di Terni, Narni e Amelia, dell’Anci e delle forze di polizia del territorio. Al centro della discussione, le misure anti Covid alla luce non solo dell’ultimo Dpcm, ma anche delle circolari del ministero dell’Interno successivamente diramate. Le modalità di chiusura degli spazi indicati dalla prefettura, verranno poi stabilite dal Comune di Terni.

Controlli sì ma non criticità

«I rappresentanti degli altri comuni – prosegue la nota – non hanno ravvisato, sul territorio di competenza, criticità tali da indurre all’immediata adozione di simili provvedimenti, pur auspicando la necessità di una sempre più efficace intensificazione dei controlli in determinate aree ritenute sensibili; e ciò anche a fronte della recrudescenza dei casi di contagio che hanno di fatto portato al recente ‘ingresso’ della Regione Umbria nella zona cosiddetta ‘arancione’. All’esito di un proficuo ed utile confronto, è stata concordata unanimemente l’intensificazione dei servizi di controllo su tutto il territorio provinciale, anche allo scopo di supportare i primi cittadini nell’adozione delle soluzioni che riterranno più opportune ai fini anzidetti».

Ridurre le occasioni di protesta (per motivi di salute)

«Particolare attenzione, infine, è stata rivolta da parte di tutti i partecipanti al tavolo all’importanza dei meccanismi comunicativi per disincentivare quelle forme di socialità – spiega la prefettura di Terni – cui sono riconducibili i numerosi casi di contagio interessanti il territorio provinciale, con forme di sensibilizzazione utili a mitigare eventuali manifestazioni di disagio sociale o contestazione da parte dei cittadini e a far percepire, anche da parte dei contesti familiari, il concreto disvalore dei comportamenti messi in atto dalle fasce più giovani della popolazione».

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