TerniEnergia, l’azienda non fà passi indietro

Nessuna novità sul fronte dei 66 licenziamenti annunciati ad agosto. Inutile vertice in Confindustria: se ne riparla il 18. Nei sindacati posizioni diversificate

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«Nessuna nuova, buona nuova». Questo recitava un vecchio adagio. Ma ai giorni nostri le cose non stanno proprio così. Tanto che la ‘nessuna nuova’, per quanto riguarda i 66 licenziamenti annunciati ad agosto da TerniEnergia, corrisponde ad una pessima notizia.

Incontro ‘aggiornato’ Le organizzazioni sindacali Filctem Cgil e Flaei Cisl, che nella mattinata di giovedì hanno incontrato in Confindustria di Terni l’azienda «per iniziare l’analisi in merito alla procedura di licenziamento», parlano infatti un «primo incontro che è stato riaggiornato alla data del 18 settembre, non ha portato ulteriori elementi rispetto alla comunicazione ricevuta».

«Perplessi» I sindacati, poi, dicono: «Abbiamo chiaramente manifestato le nostre perplessità, in quanto il 29 giugno 2017, durante un incontro svolto con i vertici della società, avevamo avuto comunicazioni e di conseguenza firmato un accordo, sulla base di uno scenario diverso e assolutamente non così drammatico; inoltre, abbiamo sottolineato l’ulteriore stato di titubanza sulla decisione, a priori, di escludere il ricorso ad eventuali ammortizzatori sociali». 

L’auspicio Nella discussione, spiegano Filctem Cgil e Flaei Cisl, «abbiamo manifestato, visto il numero di lavoratori coinvolti e l’area in cui ha sede legale l’azienda, Narni, la nostra volontà di coinvolgere anche le istituzioni locali al fine di trovare una soluzione che porti alla tutela dei lavoratori coinvolti. L’auspicio è che una vicenda nata in maniera alquanto ‘anomala’ possa risolversi nel modo più positivo possibile».

Ugl sulle barricate Meno accomodante il tono del commento della Ugl chimici di Terni, che dice di aver «esposto in modo forte e chiaro tre punti essenziali, che esprimono una linea condivisa fra i lavoratori iscritti alla Ugl ed il sindacato stesso: ritiro della procedura di licenziamento collettivo; ichiesta del nuovo e veritiero piano industriale ed economico dell’azienda; apertura degli ammortizzatori sociali stabiliti in base alle leggi vigenti (cassa Integrazione, contratto di solidarietà e altri strumenti simili). Tutte misure atte a salvaguardare i posti di lavoro in attesa di una concertazione del nuovo piano industriale. Questi, i punti che la Ugl, nella prima fase, ribadisce essenziali per il proseguimento di un dialogo corretto e costruttivo con l’azienda che, ad oggi, deve dimostrare di tenere alle lavorazioni, agli obiettivi che negli anni si è prefissata nel territorio, ma soprattutto al personale occupato che ha sempre sostenuto la politica industriale di TerniEnergia».

 

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