TerniEnergia shock: «66 licenziamenti»

L’azienda annuncia di aver avviato le procedure per quelli ‘collettivi’: al personale verrà proposto di trasferirsi a Milano e chi rifiuterà sarà fuori

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L’annuncio è scritto con uno stile impeccabile, ma già dalla prima parte si capisce che la faccenda è seria: «In linea con l’obiettivo di effettuare un riposizionamento strategico del Gruppo, focalizzandolo sulle opportunità di business a maggior valore aggiunto nel campo delle smart services e solution applicate al settore efficienza energetica, sia nel campo dell’energia elettrica sia nelle applicazioni della mobilità e nelle attività di asset management e nel campo degli intelligent system per l’utilizzo delle risorse naturali, il Consiglio di Amministrazione di TerniEnergia S.p.A., società quotata sul segmento STAR di Borsa Italiana, ha deciso in data odierna di intervenire sulle attività relative alla ingegneria per impianti fotovoltaici e per l’efficientamento energetico e alleggerire i costi relativi alla sede di Nera Montoro (TR) che presenta elevati costi fissi e non poche, oltre che strutturali ed ineliminabili, problematiche sia logistiche che commerciali».

«Licenziamento collettivo» E infatti, la seconda parte è una stilettata: «Per le sopraesposte ragioni, la Società si trova pertanto costretta a procedere con un licenziamento collettivo che coinvolgerà complessivamente 66 dipendenti, tutti ad oggi operativi presso la sede di Nera Montoro. Di tale decisione sono state informate in data odierna le competenti Organizzazioni Sindacali (nonché gli altri soggetti rilevanti) e la Società avvierà nelle prossime settimane un confronto, che si spera possa essere costruttivo, con le medesime Organizzazioni Sindacali».

Si va a Milano Il gruppo – questi sono i rumors – avrebbe intenzione di lasciare in Umbria solo gli impianti e alcune realtà specifiche – il totale degli addetti, attualmente, è di circa 120 unità – mentre il quartier generale verrà posizionato a Milano, in quanto il nuovo amministratore delegato, Piero Manzoni, vorrebbe operare vicino a investitori e clienti e su attività a maggior valore aggiunto. Al riguardo si ipotizza il progressivo abbandono del settore fotovoltaico. 

Trasferimento o licenziamento Al personale – la procedura è stata avviato ufficialmente venerdì, ma resterà sospesa fino al 24 agosto – verrà proposto quindi di trasferirsi al nord o, in alternativa, ci sarà il licenziamento e il conseguente ricorso alla procedura Aspi (l’indennità mensile di disoccupazione) in base ad età di ogni singolo lavoratore.

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