Terremoto: «Norcia torna a vivere»

Giornata importante, quella che ha vissuto la città, con una serie di appuntamenti – anche simbolici – di grande rilevanza

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di L.P.

Si accendono le luci e tutta la città prova a ripartire. In perfetto orario, alle 15 di giovedì, è stata parzialmente riaperta la ‘zona rossa’: l’appuntamento clou della giornata importante, quella che ha vissuto Norcia, con una serie di appuntamenti – anche simbolici – di grande importanza.

LA FESTA HA INIZIO – IL VIDEO

norcia-corso-zona-rossa-terremoto-sisma-riapertura 22 dicembre 22.12La ‘zona rossa’ Arriva il Natale e il regalo più bello per il sindaco Nicola Alemanno è vedere riaprire la ‘zona rossa’. Almeno in parte, quella che da Porta Romana arriva fino a piazza San Benedetto da oggi è tornata accessibile. Un primo sopralluogo, giovedì mattina, mentre proseguivano i lavori di messa in sicurezza della facciata della basilica, poi la presidente Marini – insieme alla vice presidente della Camera dei Deputati Marina Sereni, all’arcivescovo di Spoleto-Norcia monsignor Renato Boccardo e al sindaco di Norcia – ha visitato in anteprima la ‘zona rossa’.

LE IMMAGINI DELLA GIORNATA – LE FOTO

22-12-22-dicembre-norcia-terremoto-natale-riapertura-sisma-1222-0039San Benedetto Dalle 9, infatti, sulla facciata della basilica di San Benedetto, è in fase di montaggio una grande struttura in tubi innocenti, alta 18 metri, che garantirà la messa in sicurezza della facciata stessa rimasta in piedi come una ‘vela’ dopo le due terribili scosse di terremoto del 26 e del 30 ottobre.

LA STRUTTURA  – IL VIDEO

L’intervento Il progetto, curato e diretto dall’ingegner Claudio Modena dell’Universita’ di Padova e condiviso dal Nucleo interventi speciali dei vigili del fuoco, è stato eseguito dalle squadre dei vigili del fuoco coordinate dai tecnici dello stesso Nis, sotto la supervisione della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Umbria. L’intervento è stato finanziato dal Mibact per l’ingente fornitura dei materiali e portato a compimento a solo un mese e mezzo dall’affidamento dei lavori.

L’INTERVISTA A CATIUSCIA MARINI E NICOLA ALEMANNO – IL VIDEO

marini-alemanno-norcia-terremoto-sisma-natale-riapertura-22-dicembre-errani23232L’asilo nido Uno dei momenti significativi è stato quello dell’inaugurazione dell’asilo nido in legno costruito da Rubner Haus e donato dalla Onlus Mission Bambini alla comunità colpita dal sisma. Si tratta della prima opera pubblica definitiva completata, garantita antisismica, completata addirittura in anticipo. «Per Norcia oggi è una giornata davvero molto bella e importante: l’inaugurazione della nuova scuola dell’infanzia e la parziale riapertura del centro storico del capoluogo rappresentano due segnali concreti di un graduale ritorno alla normalità». È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo alla cerimonia.

22-12-22-dicembre-bambini-norcia-sisma-terremoto-riapertura-22222-centro-zona-rossaLa festa Poi a partire dalle prime ore del pomeriggio la festa è stata allargata alla cittadinanza. Dopo il taglio del nastro e il passaggio della banda ai bambini sono stati donati i regali di Natale inviati da ogni parte d’Italia e del mondo: «Oggi è una giornata importante, quella che aspettavamo da tempo. Poter rientrare in libertà qui in piazza è una grande emozione – ha detto il sindaco Alemanno -, sarà un Natale difficile ma le istituzioni ci sono state vicino e ci hanno aiutato».

La promessa è che i negozi agibili potranno riaprire già prima di domenica. E intanto già dal pomeriggio il bar di via Marconi ha ripreso a fare i caffè, e molti altri sono rientrati nelle proprie attività per cercare, lentamente, di pulire i calcinacci e rimettere a posto le cose. Prima le attività, ma il sindaco promette che a giorni chi ha la casa agibile potrà tornare a dormire nella propria abitazione. Da corso Sertorio, pian piano la quotidianità tornerà anche nelle vie limitrofe, via Marconi, via Foscolo.

norcia-corso-zona-rossa-terremoto-sisma-riapertura-44L’urbanizzazione Dietro la piazza, ancora tutto è bloccato e l’esercito controlla gli accessi mentre fuori dal centro senza sosta per completare l’urbanizzazione delle zone dove, a partire dai prossimi giorni, saranno consegnati i primi moduli abitativi multipli.

‘#RinascitaCastelluccio’ Un ‘villaggio temporaneo’ per consentire ai piccoli produttori e commercianti locali di continuare la propria attività in attesa della ricostruzione. Con questo obiettivo nasce #RinascitaCastelluccio, progetto promosso dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e dalla Regione: possibilità per tutti di contribuire con una donazione attraverso una piattaforma online (rinascitacastelluccio.it), dove il progetto sarà raccontato passo dopo passo e dove tutti potranno seguire anche da lontano la rinascita del borgo. «Ripartiamo dal territorio, dall’agricoltura, non solo dando risposte concrete all’emergenza – le parole del Ministro Maurizio Martina -, ma guardando avanti. Castelluccio di Norcia, insieme agli altri paesi del centro Italia colpiti dal terremoto, rappresenta la spina dorsale di una economia basata principalmente su produzioni agroalimentari di qualità. Una identità che dobbiamo mantenere e valorizzare. Come Governo siamo in campo per dare sostegno alle popolazioni e futuro a queste zone. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti anche attraverso iniziative come questa. Per ricominciare. Più forti, più uniti».

22-12-22-dicembrebabbo-natale-bambini-norcia-sisma-terremoto-riapertura-4Ripresa produttiva «Il villaggio a Castelluccio di Norcia – commenta la Marini – permetterà alle imprese agricole, zootecniche, commerciali e turistiche di mantenere vive le attività che costituiscono la base dell’economia e del tessuto sociale del nostro Paese. È importante per tutti gli abitanti che i prodotti del territorio riprendano al più presto il loro ciclo di vita, che possa trovare un luogo e un contesto di continuità. Perché siamo convinti del fatto che la ripresa produttiva sia simbolo e motore della rinascita di tutta la comunità, a livello economico ma anche sociale, culturale e psicologico».

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