Terremoto, agriturismi «pronti ad ospitare»

Appello della Coldiretti Terranostra: «Siamo a disposizione ma contattateci». Boom delle donazioni di sangue in Umbria

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L’impegno viene da Coldiretti Terranostra Umbria per voce della presidente Elena Pennacchi: «Le strutture aderenti alla nostra associazione sono a disposizione della protezione civile per ospitare gli sfollati del terremoto». Il problema è che l’associazione, finora, non è riuscita a contattare i numeri di riferimento «per via dell’intasamento delle linee telefoniche». Da qui l’appello, affidato ai media: «Auspichiamo che gli organi preposti ci possano contattare o segnalare delle vie preferenziali per comunicare i nominativi delle strutture che, a macchia di leopardo su tutto il territorio umbro, si sono rese disponibili ad offrire i propri servizi gratuitamente, in segno di solidarietà e profonda vicinanza a chi sta affrontando questi momenti difficili».

 

Donatori a Terni Intanto la solidarietà per chi è stato colpito dal tragico sisma dell’Appennino non si ferma: continua a crescere anche il numero dei donatori di sangue al Santa Maria di Terni dove oltre cento persone – a riferirlo è l’azienda ospedaliera – si sono presentate giovedì mattina presso il servizio trasfusionale del nosocomio ternano per compiere un gesto tanto semplice quanto importante.

«Contattate l’Avis» La direzione del Santa Maria conferma che «nell’immediato non si sono criticità per le scorte di sangue e di fronte all’incredibile esempio di sensibilità e solidarietà umana che ha dimostrato la città, invita tutti coloro che desiderano donare a non presentarsi spontaneamente tutti in queste ore, ma a rivolgersi alla sedi Avis per consentire un coordinamento con il Centro trasfusionale in base alle effettive necessità».

Unità di crisi a Terni Intanto è tornata a riunirsi giovedì mattina l’unità di crisi istituita all’ospedale di Terni. Nelle ultime ore non si sono registrati nuovi arrivi di feriti, dopo i cinque accessi di mercoledì, anche se l’allerta resta massima. L’attività chirurgica programmata è stata parzialmente ripristinata, in particolare per gli interventi oncologici e ad alta priorità. «Al fine di rispondere con la necessaria tempestività all’emergenza relativa al terremoto – spiegano dal Santa Maria – restano confermati l’impegno della sala 1 dell’emergenza-urgenza, delle aree di degenza da destinare ad eventuali pazienti provenienti dalle aree colpite dal sisma e il potenziamento dell’organico al pronto soccorso».

Grave a Perugia Sono stazionarie le condizioni dell’uomo trasferito ieri pomeriggio all’ospedale di Perugia in elicottero, proveniente dalle zone del terremoto. Il paziente, ricoverato in rianimazione dopo essere stato stabilizzato dal medico di turno del pronto soccorso, Massimo Siciliani, ha subito importanti traumi da schiacciamento. Nella nottata – riferisce una nota dell’ufficio stampa del Santa Maria della Misericordia – è stato raggiunto dal figlio, proveniente direttamente da Arquata del Tronto. Nel crollo dell’abitazione dove la famiglia, di Roma, si trovava in vacanza, è morta la moglie dell’uomo ricoverato mentre una figlia è stata trasferita in gravi condizioni all’ospedale di Macerata. L’azienda ospedaliera di Perugia, tenuto conto delle condizioni psicofisiche del familiare, «oltre ad assicurare un adeguato supporto psicologico da parte di personale specializzato nel post-trauma ed emergenza, ha provveduto a garantire all’uomo generi di prima necessità, oltre all’alloggio in una stanza appositamente allestita».

«Programmare le donazioni» E sul tema delle donazioni di sangue interviene anche la Usl Umbria2, in linea con le indicazioni diffuse dal Santa Maria di Terni sul punto: «Il centro nazionale sangue e le associazioni di volontari italiani invitano i donatori a programmare la propria donazione contattando l’Avis o i servizi trasfusionali delle aziende sanitarie ed ospedaliere dell’Umbria. Anche in questa fase – spiega l’azienda sanitaria – è necessario programmare le donazioni contattando i servizi trasfusionali del territorio, in modo da evitare periodi con eccessi e soprattutto periodi di carenza di scorte. Risulta quindi opportuno presentarsi ai servizi trasfusionali di Asl e aziende ospedaliere non solo in questi giorni ma effettuare, seguendo le indicazioni fornite dalle strutture sanitarie, una donazione programmata anche nei giorni a seguire. Si informa la cittadinanza che all’azienda Usl Umbria 2 è possibile la raccolta di sangue tutti i giorni dalle 7.30 alle 10 presso il servizio immunoematologico e trasfusionale di Foligno e Spoleto. La direzione sanitaria è impegnata, in questi giorni, ad estendere l’orario di accettazione nelle due strutture ospedaliere di Foligno e Spoleto che sono in grado di accogliere un numero maggiore di donatori. Unità fisse per la raccolta di sangue sono presenti anche ad Orvieto, Narni, Amelia e Nocera Umbra mentre i donatori ternani si possono rivolgere al servizio immunoematologico del Santa Maria. Per contatti e informazioni è possibile consultare il sito www.uslumbria2.it».

Perugia E’ stata molto generosa la donazione di sangue nella struttura del Santa Maria della Misericordia il giorno dopo la tragedia del terremoto. Sono state infatti 252 le persone che hanno risposto all’appello dell’Avis, per esprimere con la donazione sentimenti di vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma. «Si è trattato di un afflusso imponente – spiega il direttore del centro trasfusionale, Mauro Marchesi -, con un impegno straordinario del personale sanitario. Solitamente le donazioni giornaliere sono circa 50, ma siamo ugualmente riusciti ad accogliere tutti, ben comprendendo lo spirito che anima i cittadini. Oltre ai donatori abituali si sono presentati anche molti giovani, alla loro prima donazione». La direzione dell’azienda ospedaliera di Perugia per i prossimi giorni invita i cittadini ad evitare affollamenti negli ambulatori preposti per la raccolta del sangue e non solo per ragioni prettamente organizzative, quanto per dare sistematicità alle donazioni stesse . «Generalmente si pensa che più sangue viene donato e più alte sono le scorte a disposizione di un ospedale – osserva il direttore generale Emilio Duca -. Le procedure hanno invece un ordine preciso, anche le sacche di sangue hanno infatti una scadenza che è relativamente breve. Da qui la necessità di una programmazione. Plaudiamo allo spirito di grande generosità di quanti hanno effettuato la donazione e di quelli che si presenteranno nei prossimi giorni – aggiunge il direttore – ma intendiamo anche rassicurare che il centro trasfusionale garantisce sia la dotazione di sangue per fronteggiare l’emergenza terremoto, che quella necessaria per le attività chirurgiche. Anche nella giornata di giovedì sono state infatti utilizzate a pieno regime tutte le sale operatorie dell’ospedale».

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