«Le famiglie in condizioni economiche disagiate, residenti nei Comuni umbri colpiti dal terremoto del 2016, potranno contare su un ulteriore supporto grazie al programma Sia aree sisma. Partirà il 2 settembre prossimo (umbriaOn lo aveva scritto; ndr) con un investimento nazionale di 41 milioni di euro, relativo al fondo nazionale per il contrasto delle povertà». Questele parole dell’assessore regionale alla saluta, alla coesione sociale e al welfare, Luca Barberini, in merito al Sostegno per l’inclusione attiva legata al sisma.

Chi può partecipare Il Sia aree sisma è aperto alle famiglie umbre residenti nei Comuni di Arrone, Cascia, Cerreto di Spoleto, Ferentillo, Montefranco, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Polino, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Spoleto e Vallo di Nera che, al momento della richiesta, hanno un Isee da 0 a 6 mila euro; con un netto incremento rispetto al Sia nazionale che impone un Isee da 0 a 3 mila euro. È necessario non aver già beneficiato del Sia e di altri aiuti legati al sisma e avere almeno due anni di residenza e dimora stabile nei Comuni del cratere, a partire dalla data del sisma del 24 agosto 2016. «Questa misura – sottolinea Barberini – estende il progetto nazionale del Sia per il contrasto alle povertà e rappresenta un intervento speciale, sollecitato dalla Regione Umbria ed emanato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, al fine di mitigare l’impatto del sisma sulle condizioni di vita, economiche e sociali delle fasce più deboli della popolazione residente nelle zone terremotate». Le domande per accedere ai benefici possono essere presentate ai servizi sociali del comune di residenza, dal 2 settembre al 31 ottobre 2017.
Il contributo mensile Ai nuclei familiari che ne hanno diritto verrà assegnato un contributo equivalente a quello del Sia ordinario, dai 240 a 400 euro al mese in base alla numerosità e alle caratteristiche della famiglia. Il beneficio decorrerà dall’ultimo bimestre del 2017 e avrà una durata massima di un anno: sarà erogato attraverso una carta prepagata, utilizzabile per l’acquisto di beni di prima necessità. «La misura speciale rappresenta un ulteriore intervento nel settore – conclude Barberini – del sociale a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto, per contrastare la povertà e promuovere l’inclusione in un momento particolarmente difficile. L’obiettivo è aiutare le persone e le famiglie vulnerabili a modificare in positivo la loro condizione sociale ed economica».