Terremoto, ferragosto in mezzo alle macerie

A quasi un anno dall’inizio dell’attività sismica non ci sono solo le polemiche sull’esenzione relativa alle tasse: le macerie sono ancora quasi tutte lì

Condividi questo articolo su

Tra dieci giorni sarà un anno. Da quando il terremoto ha iniziato a squassare la terra in Umbria e nel centro Italia. Ammazzando gente, tirando giù case e monumenti, sfasciando strade e punti. E le tracce di quel dramma sono ancora lì. In ‘bella’ mostra.

IL TERREMOTO IN UMBRIA

Le polemiche Perché non c’è solo la polemica, innescata dal sindaco di Amatrice: «Il governo ci aveva dato la sua parola, ci aveva promesso l’esenzione di tasse e contributi per 24 mesi. L’esenzione, non la sospensione. Il bando che è stato predisposto dal Mise non corrisponde a quello che ci è stato promesso. Spero si ripari all’errore», con replica immediata del ministro Caldenda ed del commissario per la ricostruzione Errani: «Nessun tradimento, seguiamo la legge». 

Le macerie Un altro tema caldo è quello rappresentato dalle macerie: si calcola che solo il 6% sia stato rimosso dalle zone più colpite – tra le quali spiccano Norcia e Castelluccio – e l’opera di rimozione va a rilento: «Qui hanno fatto un’unica demolizione, un mese fa – dicono da Castelluccio – e hanno lasciato lì l’escavatrice. Dicono che riprenderanno dal 28 agosto, anzi che aspettano le nuove ordinanze di demolizione, attese appunto dopo il 28».

Servizio in aggiornamento

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli