Tra dieci giorni sarà un anno. Da quando il terremoto ha iniziato a squassare la terra in Umbria e nel centro Italia. Ammazzando gente, tirando giù case e monumenti, sfasciando strade e punti. E le tracce di quel dramma sono ancora lì. In ‘bella’ mostra.
Le polemiche Perché non c’è solo la polemica, innescata dal sindaco di Amatrice: «Il governo ci aveva dato la sua parola, ci aveva promesso l’esenzione di tasse e contributi per 24 mesi. L’esenzione, non la sospensione. Il bando che è stato predisposto dal Mise non corrisponde a quello che ci è stato promesso. Spero si ripari all’errore», con replica immediata del ministro Caldenda ed del commissario per la ricostruzione Errani: «Nessun tradimento, seguiamo la legge».
Le macerie Un altro tema caldo è quello rappresentato dalle macerie: si calcola che solo il 6% sia stato rimosso dalle zone più colpite – tra le quali spiccano Norcia e Castelluccio – e l’opera di rimozione va a rilento: «Qui hanno fatto un’unica demolizione, un mese fa – dicono da Castelluccio – e hanno lasciato lì l’escavatrice. Dicono che riprenderanno dal 28 agosto, anzi che aspettano le nuove ordinanze di demolizione, attese appunto dopo il 28».
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