Tk-Ast: «Relazioni non corrette con l’azienda»

La denuncia è della Commissione problemi sociali: «Da verificare anvhe il bando per i distributori»

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La relazioni sindacali, alle acciaierie di Terni, non sono corrette. A dirlo è la commissione problemi sociali delle Rsu che, dicono, «nell’attesa di riprendere le corrette relazioni sindacali con la direzione aziendale, sono state segnalate ed evidenziate all’ufficio del personale diverse problematiche, già denunciate agli organi di stampa qualche giorno fa, cosa che continueremo a fare se le risposte non arriveranno».

Le denunce Oggetto della segnalazione sono state «le condizioni strutturali ed igienico sanitarie nelle quali versano gli spogliatoi di tutte le aree interne allo stabilimento, dovute a nostro avviso alla politica di massimo ribasso applicata sugli appalti», ma c’è anche «la frequente mancanza di acqua calda all’interno delle docce degli spogliatoi ormai vetusti, come del resto le tubazioni idriche».

Altri problemi I delegati di base hanno denunciato «la mancanza di un sistema di condizionamento, sia in estate che in inverno; la carenza di disinfestazioni dei servizi igienici e dei pulpiti di lavoro e la mancanza di fontanelle di acqua potabile all’interno dello stabilimento. A nostro avviso –dicono – tutte queste mancanze ledono la dignità di tutti i lavoratori, sia diretti che indiretti».

Le cure termali La commissione ha chiesto «il ripristino dei soggiorni estivi e delle cure termali per il 2015, perché la sicurezza dei lavoratori e la loro salute è per noi primaria e fondamentale, come le dichiarazioni fatte dalla nostra ad agli organi di stampa e alle Rsu. La direzione del personale ha dichiarato che tutti gli accordi di miglior favore antecedenti al 3 dicembre 2014 sono stati tutti disdettati, ovviamente in riferimento ai soggiorni marini e cure termali, ma che si farà portavoce della nostra richiesta all’amministratore delegato».

La privacy Un tema delicato è quello del «metodo anti-privacy dei controlli non imparziali da parte della vigilanza aziendale all’uscita dei reparti nei confronti dei lavoratori. L’ufficio del personale ci ha risposto in modo parziale e poco esaustivo sui controlli da parte della vigilanza, per la quale occorre un nuovo tavolo di confronto per approfondire questo

Il bando E poi c’è pure la grana delle ‘macchinette’. Sì, insomma, dei distributori automatici di caffè e altri generi di conforto: attualmente il servizio è gestito dalla Liomatic e Massimiliano Angelini, della commissione problemi sociali (quota Uilm) dice: «Nell’avvicinarsi della chiusura del bando per l’assegnazione dell’appalto dei distributori automatici di caffè, bevande e cibi, mi auguro che la Tk-Ast riesca ad ottenere dall’azienda che sarà scelta un miglior servizio e migliori prodotti per i propri dipendenti, ad un costo ancora più sostenibile, consapevole del fatto che noi lavoratori tutti abbiamo subito una decurtazione salariale in seguito all’accordo del 3 dicembre». Sulla faccenda ci sarebbero, peraltro, diversi mal di pancia, soprattutto di chi è rimasto fuori dal bando stesso.

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