Trenta ottobre: questa la data entro la quale l’Antitrust dell’Unione europea dovrà dare il proprio responso in merito all’annunciata fusione tra ThyssenKrupp e Tata Steel, un ‘matrimonio’ che dovrebbe portare alla creazione del secondo produttore di acciaio del Vecchio Continente dopo ArcelorMittal. A riportarlo è l’agenzia Reuters.
Il percorso
La richiesta di approvazione del piano ufficializzato lo scorso luglio è stata presentata martedì alla Commissione europea, in particolare all’autorità sulla concorrenza, che ora avrà due opzioni: dare il proprio ‘ok’ all’accordo, ponendo o meno delle condizioni, oppure – qualora venissero riscontrati problemi di concorrenza – avviare un esame approfondito, che può richiedere anche oltre i 90 giorni lavorativi.
I riflessi
Ovvio che le procedure saranno tenute d’occhio anche da Terni, dove l’Ast – che comunque non dovrebbe rientrare nella joint venture – attende di capire che fine farà . All’incontro al Mise del 18 settembre il responsabile delle relazioni esterne di Tk Sauer ha detto che l’acciaieria ternana non è in vendita, ma nel frattempo continuano a circolare notizie su possibili acquirenti, con il gruppo Marcegaglia che ha ufficializzato il proprio interesse.