Torna la commedia in vernacolo alla Cascata delle Marmore

Terni – ‘Archeologia industriale e vernacolo: il dialetto delle nostre tradizioni’: la rassegna è in programma dal 1° al 10 agosto

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‘Archeologia industriale e vernacolo: il dialetto delle nostre tradizioni’. La rassegna nazionale di teatro dialettale, un evento tradizionale consolidato negli anni, è in programma dal 1° al 10 agosto al Belvedere superiore della Cascata delle Marmore, parco Campacci (Libero Liberati).

«Ridere è una cosa seria»

«Alla Cascata delle Marmore – spiegano dalla pro loco Marmore – si alterneranno le migliori compagnie teatrali amatoriali provenienti da tutta Italia che porteranno in scena commedie in vernacolo di autori contemporanei, autori noti, giovani talenti e traduzioni e adattamenti di capolavori teatrali. Con l’innovazione e unicità della location, accessibilità, eccellenza qualitativa, diversità e multietnicità dei fruitori, arredo storico (accessibile a tutti anche a portatori di handicap) oltre a cultura e tradizione – con la messa in scena di commedie dialettali comiche – si può far ridere e sognare anche chi ormai sogni non ne ha più. Sì, perché per la pro loco Marmore ridere è una cosa seria».

Le commedie in vernacolo

«Il vernacolo – aggiungono – riesce a rendere un’idea immediata di ciò che si vuol trasmettere e permette di arrivare con più immediatezza a suscitare emozioni e riflessioni nella gente. Consente di prendere spunto da situazioni comiche o buffe e affrontare temi importanti e molto seri sui quali riflettere con attenzione, consentendo a ciascuno di trarre le proprie considerazioni e conclusioni, è vicinissimo alla vita quotidiana della gente e rappresenta una diversità di esperienze e di culture. Usare il vernacolo non solo nella vita quotidiana, ma soprattutto come forma artistica negli scritti, nei testi teatrali, nella poesia, significa portarlo a conoscenza dei nostri figli, renderli possessori di una grande eredità: la nostra cultura. Perché è l’espressione di un popolo, è come una spugna che assorbe fatti, episodi, luoghi, persone e che restituisce fatti, episodi, luoghi, persone con profilo e identità precisi, ma soprattutto con un’anima. L’importanza del dialetto, sta nel fatto che è vicinissimo alla vita quotidiana e verace della gente e rappresenta una diversità di radici storiche, di culture, di esperienze umane che non deve andare perduta. Perché è un patrimonio culturale da tutelare. Valorizzarlo significa farne apprezzare il legame intimo e particolare con il territorio, le capacità espressive, i contenuti comici, poetici, ironici. Renderlo testo teatrale significa continuare una tradizione che ha radici antichissime e un ruolo di rilievo nell’ambito delle arti performative italiane».

L’evento

La location «rende l’evento fruibile a tutti e a tutte le fasce di età, bambini, ragazzi, anziani, famiglie intere, persone vulnerabili e/o in situazione di difficoltà o di disagio socio-economico. Per tutti gli spettacoli ci si ritrova un’ora nel pomeriggio e si informa sullo spettacolo, la scena, il contesto, le note di regia, e si coinvolge il pubblico facendolo diventare partecipe di alcune scene. Poi alla sera, prima dello spettacolo, si consegnano i programmi di sala ove sono previsti, tra l’altro, anche i punteggi che il pubblico dovrà esprimere in merito alle attese, il gradimento. L’evento sta crescendo, giunto ormai alla sua ottava edizione nazionale, ha raccolto quest’anno ben 38 richieste di partecipazione da parte di compagnie teatrali provenienti da tutta Italia (e anche più d’una proveniente dalla stessa città) e sarà davvero difficile scegliere chi animerà le nostre serate ternane». In tutto, saranno dieci, le compagnie teatrali che si alterneranno sul palco, che con il loro repertorio comico-dialettale. Gli ospiti saranno anche accompagnati alla Cascata delle Marmore per far conoscere e apprezzare le bellezze dell’Umbria meridionale.

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