Treofan, firmata la ‘cassa’ per Covid. «Ora il Mise ci convochi»

Ok all’esame congiunto tra azienda e rsu. Parte dei lavoratori ancora sul piede di guerra: «Apertura assurda». Interrogazione urgente della Lega in parlamento

Condividi questo articolo su

di F.L.

Firmato mercoledì dalle rsu della Treofan il verbale dell’esame congiunto relativo alla richiesta aziendale della Cigo Covid, a partire dall’11 agosto per 9 settimane. È stato concordato l’anticipo dell’indennità di cassa da parte dell’azienda e la fruizione preventiva delle ferie su base volontaria. Sia le rsu che le organizzazioni territoriali, con l’arrivo di settembre, rimangono in attesa di una rapida convocazione del tavolo ministeriale (secondo quanto stabilito in occasione dell’accordo al Mise del 10 agosto scorso), intanto un gruppo di quadri e impiegati dell’azienda del polo chimico di Terni torna ad accendere i riflettori sulle modalità di applicazione dell’ammortizzatore sociale, così come sulla «violazione di numerosi punti dell’accordo» da parte della proprietà, il gruppo Jindal. Anche la Lega annuncia un’interrogazione parlamentare in merito.

L’ACCORDO DI VERBALE DEL 10 AGOSTO – DOCUMENTO

I dubbi sollevati dai lavoratori

«Riteniamo – scrivono i lavoratori in una lettera in cui non escludono azioni legali – che non sussistono i presupposti per la richiesta e la concessione della Cigo Covid 19, in quanto durante il periodo più ‘critico’ della pandemia lo stabilimento di Terni ha marciato a pieno regime e con una notevole mole di straordinari effettuati; basti ricordare che per i dipendenti ternani è stato erogato il bonus previsto dal governo per dipendenti che hanno prestato l’attività lavorativa durante il periodo di lockdown. La crisi del sito di Terni, non è determinata dal Covid-19, ma è stata causata esclusivamente da due motivi: volontà dell’azienda di spostare gli ordini del sito verso altri siti e di togliere produzioni in modo da determinare una cosiddetta chiusura ‘naturale’; scelte di mercato della Jindal che hanno determinato un calo di ordini in tutti i siti italiani ed europei della Jindal». Perché – si chiedono ancora i lavoratori – la Cigo Covid-19 «viene chiesta solo per il sito di Terni della Treofan e non viene coinvolto anche il sito di Brindisi della Jindal, dato che la situazione di difficoltà, a quanto dichiarato dalla società Jindal in persona di Mr. Kaufmann, coinvolge tutti i siti del gruppo (italiani ed europei)?». Inoltre viene ritenuto «inaccettabile che il ministero dello sviluppo economico ed il ministero del lavoro continuino a fare da bancomat alla Jindal con la continua elargizione di ammortizzatori sociali, dato che Jindal, già al momento dell’acquisizione della Treofan, aveva progetti di svuotamento dei clienti e di depauperamento di un patrimonio industriale esclusivamente italiano». Ai due dicasteri, viene quindi chiesto di effettuare «con urgenza» una serie di accertamenti su conti economici e volumi di ordini.

Anche la politica interviene

«Il governo deve smetterla di fare da spettatore e intervenire immediatamente. Come Lega presenteremo un’interrogazione urgente in parlamento» annunciano dal canto loro i deputati Virginio Caparvi, segretario Lega Umbria, e Barbara Saltamartini, referente Lega provincia di Terni e il senatore Valeria Alessandrini. «Di fronte al depauperamento dello stabilimento ternano – scrivono in una nota -, il ministero dello sviluppo economico non può continuare a ricoprire il ruolo di spettatore passivo, considerato che è proprio a causa dell’inerzia del governo se ora ci troviamo in questa situazione di criticità per i livelli produttivi e occupazionali di una realtà che fino a poco tempo fa era florida». Con l’interrogazione i tre parlamentari chiederanno «sia una verifica immediata del rispetto degli accordi presi a Roma da parte della proprietà Jindal, sia la definizione di un piano industriale serio di rilancio dell’azienda ternana». «Non permetteremo – concludono – che l’ennesima produzione di eccellenza locale venga svuotata e sfruttata da una multinazionale straniera».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli