Truffe a domicilio: consigli per evitarle

Enel mette in guardia da chi si presenta senza tesserino, chiede soldi o formula richieste strane

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A Pasqua i truffatori non vanno in vacanza e da Enel Energia arrivano alcune semplici raccomandazioni per evitare di essere ingannati da sconosciuti che si presentano come operatori dell’azienda.

Il tesserino Il primo consiglio è quello di pretendere sempre l’esibizione del tesserino Enel di riconoscimento: «Tutti i dipendenti – spiegano dall’azienda – sono in possesso di un tesserino plastificato con logo aziendale, foto e dati di riconoscimento, al pari degli agenti specializzati di Enel Energia che presentano a domicilio le offerte. Le visite degli agenti possono essere annunciate tramite volantini. L’importante è che non venga comunicato che è obbligatorio cambiare contratto: il cliente è libero di decidere se aderire o meno alle proposte che gli vengono esposte».

Soldi e contatori Occhio poi a chi chiede soldi: le richieste non devono essere accettate, visto che «nessuna forma di riscossione o restituzione di denaro viene effettuata a domicilio». Per quanto riguarda le verifiche dei contatori, Enel Distribuzione «effettua periodicamente dei controlli a distanza dei gruppi di misura per garantirne il corretto funzionamento. In alcuni casi occorre una verifica del contatore direttamente sul posto attraverso il proprio personale qualificato, il quale è comunque sempre munito di tesserino plastificato con foto e i dati essenziali per il riconoscimento»

Strumenti Nessun oggetto di valore, quale oro o argento, può essere richiesto con la scusa di far funzionare o sistemare il contatore: «Ogni strumento utile all’esecuzione di eventuali verifiche o interventi è già in possesso dei tecnici».

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