«Tutto il giorno a casa? Non riesco»: denuncia

Terni: ancora controlli delle forze dell’ordine e raffica di denunce per il mancato rispetto delle norme anti coronavirus

Condividi questo articolo su

Controlli delle forze dell’ordine costanti anche nella giornata di giovedì a Terni, con specifici servizi da parte di tutti i Corpi in diverse zone del territorio comunale e non solo. Diverse le denunce elevate per il mancato rispetto delle norme finalizzate a contenere la diffusione del coronavirus in tutta Italia, in relazione all’articolo 650 del codice penale. Sotto la lente, in questo caso dei carabinieri, c’è finita anche la zona di Piediluco.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

«Io non riesco a stare tutto il giorno a casa»

In piazza Europa, nella tarda mattinata di giovedì, i carabinieri della Compagnia di Terni hanno fermato due persone che, residenti nella zona di piazza della Pace e già note per precedenti di polizia, si trovavano insieme sedute su una panchina. Di fronte alla richiesta di spiegazioni dei militari, uno dei due ha candidamente affermato: «Non riesco a rimanere a casa tutto il giorno», verbalizzandolo pure nella dichiarazione resa. In un’altra situazione che ha portato alla denuncia, un giovane ha dichiarato di essere in giro per bersi «una birra e telefonare alla fidanzata». Situazioni che, seguite dalle denunce, danno la misura di come il problema coronavirus, in alcune parti della popolazione, non sia compreso nella sua reale entità e di come alcune condotte continuino a creare rischi, per sé e per gli altri.

Casistica che lascia di stucco

Fuori dal territorio comunale di Terni, a Stroncone, i carabinieri hanno verificato una segnalazione di un cittadino relativa alla presenza di alcuni ragazzi su un campo sportivo, intenti a giocare a calcio: il controllo ha dato esito positivo e la violazione, riguardante giovani tutti maggiorenni, è stata accertata.

Ossessione-fumo

In altre situazioni analoghe riscontrate giovedì, alcune delle motivazioni rese dai cittadini ‘fuorilegge’ sono state tanto sincere quanto particolari e avvilenti per chi sta combattendo la battaglia con il massimo impegno: «Sono uscito di casa per fumarmi una sigaretta perché lì non ci fumo che ci sono i miei genitori». «Sono venuto a Terni (da Stroncone, ndR) per comprare le sigarette» e via dicendo. Una casistica che si va ampliando, purtroppo, giorno per giorno.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli