Umbria: «Allarme fuoco e allagamenti»

Il vice sindaco di Perugia, Urbano Barelli, mette in guardia: «Altissimo rischio di incendi boschivi per la siccità e di frane e allagamenti con i primi temporali di fine estate»

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A lanciare l’allarme – peraltro doppio – è il vice sindaco di Perugia, Urbano Barelli: «Il perdurare delle condizioni climatiche caratterizzate da temperature elevate e scarsità di precipitazioni atmosferiche – dice Barelli – determina un altissimo rischio di incendi boschivi anche nel territorio del Comune di Perugia, che è anche più vulnerabile al rischio idrogeologico, a causa della prolungata siccità e della ridotta copertura vegetale, conseguente all’essiccamento di molte specie arboree ed erbacee».

«Frane e allagamenti» Perché, spiega il vice sindaco di Perugia: «Secondo gli esperti, i primi temporali di fine estate, di presumibile forte intensità, connessa all’energia scaturita dallo scontro di masse d’aria con forti differenze termiche, potrebbero dar luogo a fenomeni intensi, in grado di generare a loro volta frane e allagamenti» e per questo invita «la cittadinanza a porre particolare attenzione al fine di evitare situazioni critiche, che possano dar luogo ad incendi e facilitare il dissesto idrogeologico».

Il fuoco Al riguardo, «in un’ottica di impegno costante e continuativo, finalizzato all’attività di prevenzione e di non repressione, si ricorda che è stata già emanata l’ordinanza del sindaco che, fino al 30 settembre prossimo, impone a tutti i proprietari, affittuari, possessori o detentori di terreni incolti o in stato di abbandono, di provvedere alla bonifica ed alla ripulitura di erbe, sterpaglie e detriti nei terreni stessi. A tutti coloro che, a qualsiasi titolo, siano possessori di terreni coltivati, tenuti a pascolo o incolti, adiacenti a linee ferroviarie, viene posto l’obbligo di tenere tali terreni sgombri fino a 20 metri dal confine ferroviario, da covoni di grano, erbe secche e qualsiasi altro materiale combustibile. Conseguentemente, è necessario non accendere fuochi per bruciare stoppie, residui di vegetazione, rifiuti in genere, usare apparecchi a fiamma o fornelli in aree boscate, in grado di sviluppare faville o braci».

L’acqua Ma Barelli richiama anche l’attenzione «sulla necessità di effettuare una costante manutenzione di canaletti e fossi, nonché di realizzare, laddove necessario, sistemi di scolo per consentire la regimazione delle acque e quindi favorirne un corretto deflusso superficiale in occasione di eventi meteorici avversi. L’inosservanza di quanto previsto dalla suddetta ordinanza prevede, peraltro, l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 450 euro».

 

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