È stato approvato, durante l’assemblea dei soci di venerdì pomeriggio, il bilancio di esercizio 2016 di Umbria Mobilità. Il risultato registra una perdita di 2 milioni 953 mila 592 euro dovuta sostanzialmente ad ulteriori accantonamenti prudenziali effettuati a salvaguardia del patrimonio, che risulta ancora positivo nonostante il recente abbattimento del capitale sociale e le perdite registrate nel 2015.
Il percorso di risanamento Nel corso dell’assemblea è stato sottolineato il progressivo percorso di risanamento che ha riguardato la società dalla sua costituzione ad oggi: «Gli iniziali 223 milioni di euro di debiti – si legge in una nota – sono ad oggi ridotti a 74 milioni di euro, compresi i debiti verso soci; il debito verso il sistema bancario è passato da 119 milioni di euro agli attuali 45 milioni di euro; il rischio da fideiussioni è sceso da 203 milioni di euro a 60 milioni di euro; la società registra accantonamenti complessivi per circa 55 milioni di euro».
Piano di strutturazione La prudenza della società nella redazione del bilancio 2016 è stata apprezzata sia dal collegio sindacale che dal Revisore legale dei conti che, nell’esprimere un «giudizio positivo sul bilancio 2016», hanno invitato la società a «proseguire nel percorso di risanamento intrapreso, in un’ottica di continuità aziendale da perseguirsi secondo le indicazioni contenute nel piano di strutturazione».
L’amministratore unico L’assemblea dei soci ha poi nominato l’amministratore unico, ovvero il dottore commercialista Ferruccio Bufaloni, con il compito di attuare le misure previste dal piano di ristrutturazione, tra cui principalmente l’attivazione delle funzioni di Agenzia unica per la mobilità in capo alla società. In tal senso il dottor Bufaloni ha subito richiesto un incontro con la Regione Umbria per definire congiuntamente il cronoprogramma delle attività necessarie. L’assemblea dei soci ha voluto infine ringraziare il consiglio di amministrazione uscente e in particolare il presidente Lucio Caporizzi per l’impegno e la professionalità dimostrata nel corso dell’incarico ricoperto, in un contesto caratterizzato da notevole complessità.