Si è conclusa con la sottoscrizione dell’accordo di programma per l’individuazione di un percorso per l’avvio di una graduale statizzazione dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia la prima parte della visita della ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Valeria Fedeli in Umbria.
Marini «L’Accademia – ha sottolineato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini – rappresenta per l’Italia, oltre che per la città e per l’Umbria, una eccellenza che merita l’impegno delle istituzioni nazionali e locali affinché possa continuare a svolgere il suo compito di alta formazione di giovani italiani e stranieri, nelle diverse discipline delle arti. Per questo l’accordo di programma che abbiamo sottoscritto oggi, insieme al Ministro per l’istruzione, il Comune e la Provincia di Perugia e la stessa Accademia, frutto di un significativo lavoro svolto dalle istituzioni locali insieme ai parlamentari umbri, al parlamento e al governo, assume un significato di grande importanza e rilevanza, impegnando tutti, ciascuno per le proprie competenze, per il comune obiettivo di giungere alla ‘statizzazione’ dell’Accademia, passaggio fondamentale per garantire ad essa un futuro certo».
Scuola ‘digitale’ In precedenza, la ministro Fedeli e la presidente della Regione hanno sottoscritto a Palazzo Donini un protocollo d’intesa con cui si sancisce l’accordo di collaborazione per il potenziamento delle competenze digitali degli studenti, la formazione dei docenti e del personale scolastico nel suo complesso per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale, la realizzazione di ambienti di apprendimento innovativi, in coerenza con il Piano nazionale Scuola Digitale.
Fedeli «Con la firma di questo protocollo, uno dei primi firmati tra Miur e Regioni – ha sottolineato la ministro Fedeli – avviamo in Umbria una sperimentazione particolarmente significativa grazie alla straordinaria qualità e agli investimenti che la Regione ha fatto e sta continuando a fare per l’innovazione digitale. La digitalizzazione che innova anche sui contenuti della didattica, la qualità e la certificazione dei contenuti della rete, sono tra gli obiettivi su cui investire per realizzare una scuola ‘aperta’, per una partecipazione più ampia, che fa educazione permanente e che guarda ai cambiamenti del mondo del lavoro e dell’economia reale».
Bartolini I contenuti dell’accordo sono stati illustrati dall’assessore regionale all’istruzione, Antonio Bartolini, che ha ricordato come la Regione Umbria sia «fortemente impegnata per l’attuazione del Piano nazionale della Scuola digitale e per l’Agenda digitale investendovi risorse della programmazione europea e regionale e con numerose iniziative, tra cui è centrale la costruzione della Rete degli animatori digitali, il cuore delle politiche nazionali e regionali, con ben 15 progetti condivisi in appena tre mesi di tempo».
L’accordo Tra i punti strategici del Protocollo, l’assessore Bartolini ha richiamato «la promozione delle iniziative sulla cittadinanza digitale e l’invecchiamento attivo, aprendo la scuola alle altre generazioni». Tra gli impegni della Regione, nel protocollo sottoscritto con il Miur, anche il sostegno allo sviluppo di una comunità tra gli animatori digitali e i team per l’innovazione digitale delle scuole, per valorizzare progetti di innovazione e di appositi strumenti per la condivisione di “buone pratiche”; la promozione la diffusione delle piattaforme regionali relative ai servizi infrastrutturali (data center regionale unitario, LoginUmbria/SPID, cloud, interoperabilità, ecc), tramite interventi per facilitare l’integrazione dei sistemi esistenti delle scuole ricercando economie di scala con le proprie infrastrutture tecnologiche e con i propri interventi della programmazione 2014-2020. La Regione, inoltre, si impegna ad aggregare la domanda delle scuole del territorio per servizi di connettività in banda ultra larga, sicurezza informatica (cybersecurity), gestione delle reti (WiFi e LAN), ricercando economie di scala con le proprie infrastrutture tecnologiche digitali e con i propri interventi della programmazione 2014-2020 e a promuovere iniziative sulla cittadinanza digitale e l’invecchiamento attivo, tramite tecnologie digitali, in sinergia tra gli interventi regionali nella programmazione 2014-2020 e le azioni del Piano Scuola Digitale, valorizzando il ruolo territoriale delle scuole e degli animatori digitali.