Si torna a discutere di clonazione, dopo molti anni di silenzio. Dopo il grandissimo dibattito all’indomani della clonazione della pecora Dolly nel 1997, il giurista Daniele Corvi ha pubblicato un nuovo libro sulla tematica scientifica della clonazione.
Il libro
“Clonazione. Profili giuridici” Così si intitola il nuovo libro di Daniele Corvi. Edito da Giuffrè nella collana Temi di diritto privato e diritto pubblico diretta dal prof. Guido Alpa (ndr maestro del Premier Giuseppe Conte), porta alla luce più che interessanti novità sul tema. L’opera affronta la difficile questione della ricerca sulle cellule staminali e le differenze a livello normativa ed etico tra clonazione umana e terapeutica. Espone, inoltre, in modo chiaro il problema della clonazione sia dal punto di vista della bioetica laica che cattolica e ricostruisce con precisione le argomentazioni dei favorevoli e dei contrari alla sua legalizzazione.
Il progresso cinese
L’autore sottolinea come ben presto si potrebbe tornare a discutere e riaccendere il dibattito sulla clonazione, dal momento dal 2019, in Cina, è stato creato un mercato di cani e gatti clonati e sono stati fatti nascere, con una tecnica molto simile alla clonazione, due gemelli con un Dna anti-tumori. Si sottolinea che negli ultimi 4 anni la Cina, in particolare nel campo biomedico, ha investito più di tutti gli Stati europei messi insieme, dando luogo a sperimentazioni e ricerche eticamente discutibili, e che potrebbero aver dato luogo anche al nuovo Coronavirus.
La presentazione
L’opera è stata molto apprezzata dalla comunità scientifica e di recente presentata in un webinar organizzato dal Love Film Festival e dal Post museo della scienza di Perugia con autorevoli interventi tra cui quello di Alessandro Cecchi Paone e del professor Francesco Menichetti, primario a Pisa e molto impegnato nella battaglia contro il Covid. Il 2020 ci ha insegnato come argomenti che potevano ben adattarsi a trame di film di fantascienza possono oggi più che mai tramutarsi in realtà e dopo il Covid non è detto che la clonazione non possa ben presto tornare di attualità.