Università a Terni: «Fondazione subito»

‘Terni città universitaria’ dice di aver «cerchiato in rosso» sul calendario, la data del 31 maggio, entro la quale deve essere costituita

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Loro non hanno intenzione di mollare la presa. Tanto che l’Associazione culturale per ‘Terni città universitaria’ dice di aver «cerchiato in rosso» sul calendario, la data del 31 maggio «dopo il consiglio comunale di palazzo Spada ha prodotto un importante atto nel quale si impegna sindaco e giunta a costituire una fondazione per il polo universitario entro quel giorno».

Il campus In quell’atto d’indirizzo, spiega Attilio Luccioli, «si chiede di superare la struttura del ‘consorzio’ e di aprire il Polo ternano ad un modello multicampus, come stabilito anche dalla legge. Nella nota del dicembre scorso l’associazione ha sottolineato come a Terni manchi oggi un vero e proprio ‘progetto’ per il rilancio dell’esperienza universitaria ternana trascinata stancamente e senza slanci in grado di attirare gli studenti. Un problema che investe in particolare l’esperienza di Ingegneria ed Economia. Anche la questione sedi sta diventando importante.Tanto che l’associazione ha ipotizzato la creazione di un ‘campus’ che accolga nella stessa sede, magari di Pentima, i due corsi».

Gli investimenti Il rappresentante di ‘Terni città universitaria’ ricorda che «anche l’assessore all’università, Giorgio Armillei, ha sottolineato come “avendo la nostra città investito sul polo universitario in modo notevole, occorre un’interlocuzione consistente dell’amministrazione comunale (investimenti quantificabili in circa 20 milioni di euro; ndr) il dialogo che c’è stato con Fondazione Carit, Comune di Narni e Ateneo è stato molto complesso, tuttavia noi proseguiremo con pazienza e con determinazione”».

La politica Luccioli poi cita alcuni intereventi della politica: «Il consigliere d’opposizione, Enrico Melasecche (IlT) è intervenuto sostenendo che “Terni ha perso troppe occasioni sul polo universitario” mentre Andrea Cavicchioli, capogruppo del PD in consiglio comunale, ha ricordato che “dobbiamo sapere cosa pensa la Regione sul futuro della ricerca a Terni. E’ inconcepibile lasciare i laboratori nelle condizioni in cui si trovano e poi sentirsi dire dal rettore che lui non ha firmato nulla e non si riconosce negli impegni. Dobbiamo capire quali strategie sono in gioco per il polo ternano”».

La richiesta Insomma: «Alla luce degli impegni presi l’associazione chiede un incontro urgente con il sindaco e con la giunta comunale, per definire insieme le nuove strade da percorrere e sulle quali c’è ancora molto da lavorare.
Per l’associazione sarebbe importante che anche la Regione Umbria intervenisse per il rilancio dell’esperienza universitaria ternana. Un intervento complessivo incisivo in grado di porre uno stop alla fuga degli studenti, che spostano spesso il loro percorso di studi da Terni a Perugia o, molto spesso, fuori dalla nostra Regione».

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